L'INTERVENTO: chi o cosa c'è dietro i continui attacchi all'Aams? Politica è scontro per il controllo dei Giochi
di Mauro Grimaldi Prendo spunto dalla caduta del Governo Prodi (e di stile dei nostri rappresentanti in Parlamento) per una serie di considerazioni che vanno prese (a scanso di equivoci) come tali. Innanzitutto sul modo della politica e la gestione “arrogante” del potere, da cui nessun settore della nostra società è indenne, giochi compresi. Tra l’altro - giusto per anticipare i teorizzatori dei massimi sistemi- il discorso, ormai, non può essere circoscritto alla singola area politica, anche perché i confini tra i due schieramenti sono sempre più difficili da individuare. La destra con l’avvento del “Berlusconismo” ha perso la propria identità storica, confondendosi in un’accozzaglia di idee, partiti ed uomini, dando vita ad una miscellanea di indubbio gusto. La Sinistra - scusate se faccio un po’ di dietrologia - ha smarrito quel “phatos” di cui si era ammantata già dagli albori del 1968. Quelli della mia generazione - che hanno vissuto le tensioni sociali degli anni 70- ricorderanno una vignetta di Giorgio Forattini apparsa su “La Repubblica” di Eugenio Scalfari (credo a fine anni ‘70) dove Enrico Berlinguer (forse il più qualificato Segretario che abbia avuto il Partito Comunista Italiano) era rappresentato vestito con una tuta da lavoro, con sopra una giacca da camera a scacchi, tranquillamente seduto in poltrona con un monocolo sull’occhio mentre sorseggia un the fumante. Alle sue spalle, dalla finestra, si intravedono operai in sciopero. Questa fu la perfetta sintesi dell’inizio della trasformazione verso cui si stava avviando la sinistra italiana (escludendo, evidentemente, da quest’area, i socialisti di Bettino Craxi, già, all’epoca, sufficientemente imborghesiti). Negli anni questa trasformazione si è notevolmente affinata, recependo i metodi gestionali del capitalismo, fatti di un uso sistematico e strumentale del potere. Oggi i due affluenti si sono gettati in un unico fiume, che spesso straripa, con gli effetti devastanti che ci hanno accompagnato in questi ultimi 15 anni. L'attuale sconto in atto tra politica e burocrazia, per il controllo dell’AAMS (che poi significa il controllo della “Governance” (dei giochi, una cosa che ha come base di partenza 35 miliardi di euro), ha in sé tutti questi elementi. Una strategia che man mano che il puzzie si va componendo appare più chiara e parte da molto lontano, dal luglio del 2002, quando il decreto legge n. 138 dispose l’unificazione delle competenze statali in materia di giochi, affidandole all’AAMS e, per effetto di tale decreto, furono trasferite ai Monopoli le attribuzioni in materia di giochi detenute dal CONI (che di fatto ha gestito fino all’estate del 2003). Facendo un piccolo salto in avanti - nel frattempo c’è stata l’ennesima alternanin di Governo - arriviamo alla fine del 2007, con la trasformazione dell’AAMS in “Agenzia”, passaggio in cui sembra intuibile, al di fuori degli aspetti gestionali, il primo atto formale per pervenire al cambio dei vertici dei Monopoli e, conseguentemente, al controllo dell'Ente. La fase attuativa - forse è lecito l’uso del condizionale - dovrebbe avvenire entro il 30 marzo. ll nuovo scenario politico che si sta delineando, probabilmente, congelerà la situazione rirnandandola ad un secondo momento. Nel frattempo, nel giugno 2007, il Procuratore Regionale della Corte dei Conti per la Regione Lazio ha avviato un’indagine su un’ipotesi di danno erariale relativamente agli apparecchi VLT, contestandolo ai 10 concessionan di rete, in merito ad inesatti adempimenti a diverse obbligazioni della concessione ed al mancato rispetto di alcuni livelli di servizio. Un'aspetto rilevante, ai fini della nostra fantastica ricostruzione, è che la contestazione della Corte ai concessionari è awenuta in concorso con AAMS. Nel giudizio, infatti, sono coinvolti anche i massimi vertici dell’AAMS ed una serie di dirigenti e funzionaii. La sproporzionaLità delle multe (che nel loro complesso hanno toccato la somma di 98 miliardi di euro) si presta all’ipotesi di una strumentalizzazione dell’azione per indebolire la posizione dei vertici dell’AAMS; vero è che la stessa Corte, in un recente parere, si è espressa nel senso della necessità di un dimensionamento delle multe, comunque legittime. Segue, ad inizio 2008, una serie di inchieste, attraverso canali massmediali prestigiosi - stampa e tele-visione - in cui si attacca il sistema dei concessionari ufficiali (e quindi, implicitamente, l’AAMS), dove anche chi crede di essere il punto di riferimento di questa azione in realtà ne è lo strumento. Sul punto un’ulteriore analisi deve essere fatta, almeno per chiederci chi, in questo contesto, ha la “forza politica” di organizzare un simile attacco servendosi di mezzi di comunicazione non accessibili a tutti. Non mi stupirei - anche se la caduta del Governo ha creato nuovi scenari - che questi “attacchi” continuino nel tempo, interessando altri setton dei giochi, con un unico obiettivo: screditare AAMS ed i suoi vertici. Chiaramente abbiamo scherzato e si è anche fantasticato molto. Fatti e personaggi sono puramente immaginari e rientrano nel delirio collettivo di questo settore. Se qualcuno dovesse identificarsi in qualcuno degli attori di questa commedia lo fa a suo nschio e pericolo!
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