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Totoguida Scommesse: Riciclaggio? No, manovra per colpire Aams (29.1.08)  
Autore: unagt
Pubblicato: 30/1/2008
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Ughi (Presidente Snai S.p.A): «Nel mirino la gestione dei giochi»
«Riciclaggio? No, manovra per colpire Aams»

L'inchiesta sul riciclaggio intende colpire la gestione di un settore, più che attaccare il gioco in agenzia. Il bersaglio, insomma, è il vertice di piazza Mastai».
Maurizio Ughi, presidente di Snai S.p.A., il più importante gestore di agenzie di scommesse del paese, giudica così le polemiche di stampa relative al rischio di riciclaggio nei punti vendita scommesse. «Riciclare nel modo illustrato dai mass media nei giorni scorsi può essere conveniente solo a chi ha in mano banconote segnate e ha interesse a ripulirle: mi sbaglierò, ma scommettere in agenzia non mi sembra la strada giusta. Credo anche che le leggi non si cambino per un’inchiesta giornalistica, con tutto il rispetto: se c’è un problema sulle giocate nelle agenzie, le istituzioni convochino gli operatori e decidano il da farsi. Ripeto, però, che la chiave di lettura è, secondo me, che si sia puntato a mettere in cattiva luce i Monopoli di Stato per rendere necessaria La figura di un salvatore, un uomo nuovo, da mettere al vertice di Aams». Allargando il discorso alla crisi della raccolta ippica, Ughi è ottimista «Si sbandierano dati negativi - anche del 15% - ma occorre tempo, a mio avviso, per dare un giudizio sulla nuova rete istituita grazie al decreto Bersani. Tra l'altro, tutte le agenzie stanno recuperando terreno dal primo gennaio in poi, incrementando la propria raccolta di Tris e Ippica nazionale anche del 70-80%. Non c’è il grande calo paventato, anche se la scelta di stoppare la vecchia rete a gennaio non è stata a mio parere ben fatta. Molti ricevitori storici si sono convinti che vi sarebbe stata un’ulteriore proroga: il passaggio andava fatto a fine stagione, magari nel periodo estivo, con più tempo per intervenire su installazioni e rapporti commerciali. Siamo d’accordo con la scelta di Melzi di portare le scommesse sulle corse in programma in un ippodromo (8, cui si sommano le due Tris, per un totale di 10 al giorno) nei corner ippici, anche da subito. Il progetto, cui non serve alcun intervento normativo, potrebbe prendere il via già da metà febbraio. In questa maniera si potrebbe accrescere l’interesse per l’ippica. Inoltre, con una corsa ogni mezz'ora, si eviterebbe l'effetto-ristagno tipico delle agenzie: semplicemente, chi entra in un bar potrebbe avere, nel corso della giornata, l’occasione per vedere una corsa ippica in diretta. E naturalmente, scommetterci sopra». (n.t.)

 
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