PONY EXPRESS LETTERE A TROTTO & TURF D’Angelo, lettera aperta a De Castro e Melzi
Gentili Signori, una trentennale militanza nell'imprenditora e nella professione del settore trotto ed in piccola parte anche del galoppo mi consentono, anzi quasi mi obbligano, ad indirizzarvi queste righe, con la speranza di ottenere da parte vostra almeno una seria riflessione in merito. Vi scrivo da una città, Napoli, e da una regone, la Campania, che mai come in questo periodo rappresenta il peggo a livello politico ed istituzionale di quello che un tempo era definito “Il bel Paese" , pur sintetizzandone i pregi e gli storici difetti dei propri abitanti. L'ippica in questo ultimo decennio è andata di pari passo con la crsi istituzionale e politica in atto nella nazione italiana, pur manifestando ottimi risultati attraverso un grandissimo salto di qualità operato dall'allevamento italiano al trotto ed al galoppo. Tale salto di qualita è stato mortificato dalla “Casta politica” con una progressiva diminuzione delle risorse a montepremi dovuta ad una serie di diatribe politico amministrative, nelle quali le categore che dovrebbero essere tutelate ed amministrate al meglio dall’Unire dal Mipaf di concerto (e qui mi viene da ridere) con le Finanze, hanno subito grandi umiliazioni e nessun supporto legislativo incisivo per l'economia del settore. Eccezione fatta per un po di elemosira ministeriale per ripianare bilanci dissestati dalla mala- amministrazione dei rapporti coi delegati e con i Monopoli di Stato. In un momento nel quale gli operatori del settore agricolo ovvero gli allevatori si trovano a dover operare scelte di monte e strutturali che sono di proiezione a dir poco triennale in rapporto agli investimenti da intraprendere ad horas, si vive l'ennesimo ‘teatrino del montepremi". Gentili Signori, ricordandomi e rammentandoVi il medesmo impegno, poi disatteso, del passato Governo in termini di bilanci, che ha portato all'allontanamento dell'allora Segretario Unire, mi sembra atto dovuto che l’impegno pubblico verbale, in conferenza stampa da Voi assunto in occasione delle aste 2007, sia rispettato!! Vi invito inoltre a riflettere sulla necessità del settore di poter contare su risorse certe, così come avviene per il Coni, che da anni ormai ha svincolato il suo sostentamento dalla schedina del Totocalcio, anche alla luce della sempre più agguerrita concorrenza che le scommesse ippiche devono affrontare nel mercato dei giochì per volere dei Monopoli di Stato. In caso contrario, oltre all’inevitabile astensione dalle prestazion agonistiche del settore, si innescherebbe inevitabilmente, ed a mio avviso in via definitiva, la paralisi degli investimenti e l'inizio se non il prosieguo dei licenziamenti nella filiera ippica. Sarebbe l'ennesima riprova della scarsa incisività della classe politica degli ultimi anni (per dirla con le parole del Presidente Montezemolo) che molto si è preoccupata di se stessa e dei suoi "parentes” e poco dei sudditi imprenditori, operai e semplici cittadini. Per la stima e la considerazone che il settore ripone nelle Vostre Persone, e per la Vostra innegabile professionalità, mi auguro vivamente che Vogliate dare in queste ore difficili per il Paese, un chiaro segnale di costruttività e di ottimsmo oltre che di serieta!!! Ministero delle Politiche Agricole e Forestali di “concerto" con le Fnanze ed i Monopoli di Stato, davanti alle decine di migliaia di Lavoratori del settore, si devono dimostrare degni di appartenere alla Nobile Nazione Italiana e non organi fatiscenti della "repubblica delle banane” che per lunghi tratti in questo decennio hanno seppellito il settore ippico sotto una valanga di rifiuti umani. Con osservanza
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