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Lo Sportsman: Problema Iva tamponato a metà (25.1.08)  
Autore: unagt
Pubblicato: 25/1/2008
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APPROVATO L’EMENDAMENTO CHE DIFFERISCE AL 2009 IL RADDOPPIO SUI PREMI, RIUNIONE POSITIVA ALLA COMUNITÀ EUROPEA

Problema Iva tamponato a metà Filiera del Cavallo opzione possibile

Uno degli effetti relativi al raddoppio dell’Iva inserito nella Finanziaria, quello che riguarda l’aliquota su premi pagati dall’Unire, dovrebbe essere stato tamponato attraverso un emendamento inserito nel cosiddetto “Decreto Milleproroghe” ora in prima lettura alla Camera. Tamponato, dicevamo, perché l’emendamento 41.016 presentato dai relatori, e già approvato, specifica che "Fino al 1° gennao 2009 non si applica il comma 263 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 244", ovvero differisce i termini dell'applicazione del raddoppio dell’aliquota Iva di un anno, spostando in pratica il problema, ma senza risolverlo in maniera definitiva. Gli effetti di questa “sospensione” saranno positivi soprattutto per il montepremi (e quindi per ‘Unire). Nulla da fare, al momento, invece per quanto riguarda la parte “compravendite” per la quale rimane valido il provvedimento di cancellazione del regime agevolato e quindi il passaggio dell’aliquota dal 10 al 20%. Un fatto per il quale tutte le componenti del settore, e in questo caso vanno compresi anche i comparti del sella, dell’equitazione, magari con un appoggio della Confagricoltura dovrebbero impegnarsi in maniera compatta, attraverso un’opera di lobby che possa convincere il Ministero dell’Economia quantomeno a sospendere anche questa norma. Sospensione che potrebbe anche rivelarsi decisiva in attesa di quanto succede alla Comunità Europea in termini di riconoscimento della cosiddetta “fliera del cavallo”. Ed è proprio su questo fronte che tutti dovrebbero impegnarsi a fondo (oggi sono presenti praticamente solo gli allevatori del galoppo), in quanto si tratterebbe del riconoscimento di attività agricola per tutto quanto concerne al cavallo con ripercussioni estremamente positive (si pensi alla possibilità di estendere i vantaggi riservati all’agricoltura a tutte le attività, compresi i rapporti di lavoro) per tutto il settore.
Nel corso di questo cammino, magari lungo ma più che possibile vista la determinazione della Francia e di altri Paesi, mercoledì c’è stata una prima tappa con l’incontro fra l’Eftba, l’associazione degli allevatori europei del galoppo, e gli uomini del commissario europeo all’agricoltura Marianne Fischer Boel. Incontro nel quale si sono discussi in un primo approccio i termini della questione, che trova il Commissario d’accordo sulla possibilità di considerare tutte le attività del cavallo, e non solo quelle legate alla produzione alimentare, riconducili all’agricoltura. Un primo passo, importante, anche se ovviamente questo non significa, e non significherà, automaticamente l’adeguamento dei regimi di tassazone a quelli agricoli, in quanto spetta poi ai Governi decidere in quali ambiti utilizzare le aliquote lva ridotte che sono prerogativa dell’agricoltura. Ma se la Commissione Europea deciderà che anche l’ippica è (come deve essere) agricoltura, certo sarà poi più semplice estendere il concetto e convincere ‘il Governo Italiano ad applicare questa formula. MT

 
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