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Agipro: Germania: blocco del gaming online, operatori scrivono alla commissione Ue |
Autore: unagt Pubblicato: 24/1/2008 Letto 567 volte Dimensioni 2.18 KB |
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AGIPRONEWS: Pubblicato il 24 gennaio 2008 ore 10:56
GERMANIA: BLOCCO DEL GAMING ONLINE, OPERATORI SCRIVONO ALLA COMMISSIONE UE (i.g.) LONDRA - La European Gaming and Betting Association (Egba), associazione che raccoglie una dozzina dei principali operatori europei nel settore del gioco a distanza, ha inoltrato alla Commissione europea una memoria per contestare la decisione tedesca che proibisce, a partire dallo scorso 1 gennaio, qualsiasi forma di scommessa e skill gaming praticata esclusivamente online. «Una norma del genere, che imponendo il blocco dei siti limita di fatto ogni libertà di scelta per i cittadini tedeschi, è da considerarsi una grave violazione della legislazione comunitaria» scrive nel documento Norbert Teufelberger, presidente della Egba. «Il proibizionismo non è mai stato una soluzione efficace in questo campo» prosegue la lettera, indirizzata al presidente della Commissione Josè Manuel Barroso e ai responsabili del settore concorrenza. Alla contestazione si sono aggiunti anche alcuni media tedeschi, che lamentano il blocco delle inserzioni pubblicitarie da parte dei siti internazionali di gaming, tradizionalmente ottimi investitori. Ricevuta la missiva, il portavoce della Commissione Oliver Drewes ha confermato che «per prendere una decisione serviranno cautele, visto che sull’argomento esiste già un ricorso». Drewes non ha aggiunto nulla riguardo alle possibilità di sanzione in cui potrebbe incorrere il governo tedesco, nè ha specificato se la Commissione intenda discutere dell’argomento nella sessione di febbraio, quando saranno all’ordine del giorno le cause legali contro gli Stati membri. Tuttavia ha ricordato che in passato una decina di decisioni analoghe (tra le quali nel 2005/2006 anche quella dell’Italia, che bloccò centinaia di siti privi della prevista autorizzazione Aams) furono sanzionate e regolamentate. «Ogni eventuale azione contro la Germania» ha concluso Drewes «sarà in ogni caso preceduta da un avvertimento formale».
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