A PROPOSITO DI... Televisione disinformata
Il settore dove soprattutto Unire Tv appare carente è quello dell'informazione, specie quando qualcosa esce dalla routine. Se ad esempio, capita una caduta in diretta la prima preoccupazione è quella di togliere la linea al campo in questione. Si dice che sia per evitare di offrire immagini drammatiche: a parte che i nettvork di tutto il mondo diffondono servizi molto più spaventosi c è non significa far poi mancare qualsiasi tipo di informazione al pubblico, magari per 20-30 minuti, fino a quando parte la ripetizione della corsa. Le notizie sono in ogni caso affidate alla buona volontà e alla capacità del cronista della piazza, come se, in generale, non riguardassero il servizio di cui si occupa Unire Tv. La cosa diventa ancor più palese se non ci sono altri campi in attività: una decina di giorni fa a Trieste sono caduti i gentlemen nella Tris, ultima corsa nessun altro convegno quindi nessuna possibilità di togliere spazio o visibilità a chicchessa ma non si è visto uno straccio di notizia, nè è stata data la linea a Trieste fin quando (oltre 20 minuti dopo) i cavalli si sono avviati alla ripetizione. Ora non diciamo di stare mezzora in diretta ma dare qualche notizia era così impossibile? Lo stesso per gli interventi delle Giure se non lo dice il cronista in diretta (e a volte vien tolta la linea al volo, capita che fisicamente che non faccia in tempo), non c'è alcuna segnalazione del "giallo". Lo stesso per le variazoni dei ferri. E per le quote al tot. Eppure si può mandare in sovrimpressione sul video una striscia bassa con informazioni, o cartelli a tutto schermo; tempo fa era stata introdotta una striscia sulle quote delle corse concluse, ma poi è sparita. Era un passo avanti, piccolo ma insomma qualcosa era, difatti è scomparso... Così la parte di informazione ricade quasi per intero sui cronisti. Tra i quali ci sono (come in ogni professione) i bravi, meno bravi e quelli che bravi non sono. Evitando discorsi sulla tecnica (sia televisiva, sia dell'ippica) che sono soggettivi, bello sarebbe che non fosse massacrato l'italiano. Poiché siamo di manica larga, si può scusare qualche errore sintattico nella concitazione della cronaca, ma almeno che la pronuncia dei nomi sia esatta e che le frasi abbian senso.... Lasciamo pure perdere nomi esteri; ma si dovrebbe pronunciare giusto anche Effémeride, che non è parola consueta però di scuro Esòpo (non Èsopo); e invece che Fruscìo sentir dire Frùscio fa venir mal di pancia, come cremìsi al posto di crémisi. Se infine un cavallo si chiama Gastone è del tutto inutile pronunciarlo Gastòn, anche perché in francese si scrive proprio così, senza la ‘e’. Anche peggio però sentire "in testa è sempre il leader” (ma va?) oppure ‘il leader è tallonato all’esterno” (nuova posizione kamasutra?) o il comando delle operazioni che non si sa se siano militari, chrirurgiche o aritmetiche. Perché se non ci salvano i cronisti da una televisione “disservizio" e disinformata (e anche poco aiutata), si va a rotoli. Invece a tutti noi preme avere un senzizo migliore da Unire Tv, unico scopo delle critiche espresse. Non che si pretenda a una (aver Equida o anche At The Races n Italia per ora è utopia), ma qualche cosa di meglio si può e s deve fare, a iniziare dalle piccole cose, per offrire a pubb co un servizio adeguato ai so d che venoono scommess. EP
|