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Il corriere dello Sport: Unire e doping, non ci siamo ancora (22.01.08)  
Autore: unagt
Pubblicato: 24/1/2008
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Resi noti solo i nomi dei cavalli positivi, senza indicare gli allenatori responsabili. E tutto tace sui prowedimenti disciplinari
Unire e doping, non ci siamo ancora
Il nuovo regolamento resta una chimera. Intanto la percentuale dei casi di cocaina è salita fino al 27%!

di Mario Viggiani
Qualche giorno fa, l’argomento è stato messo in evidenza anche dal duro comunicato di protesta da parte del Comitato Intercategoriale: «Continua lo sfacelo della giustizia sportiva», e ancora «Continua l’immobilismo in materia di doping» e «Continua il difetto di trasparenza dell’Unire».
A settembre il ministro Paolo De Castro e l’allora commissario dell’ente ippico Guido Melzi parlarono anche di doping, promettendo trasparenza e comunicazione di quanto accertato dai controlli ed eventualmente sanzionato dalla giustizia ippica, e preannunciando il sospiratissimo nuovo regolamento della materia, che avrebbe dovuto comprendere per esempio anche i test per i guidatori di trotto, fin qui rimasti esenti a differenza dei fantini di galoppo. A metà dicembre, dopo la vicenda-Halling Joy (la positività del vincitore del GP Merano) si pensava finalmente a una svolta nella questione-doping, mettendo fine alla totale assenza di comunicazioni sulle tante positività accertate dal solerte UnireLab e soprattutto sui relativi provvedimenti disciplinari, pochi e presi con ritmi esageratamente lenti dalle Commissioni di Prima Istanza, a differenza della puntuale Procura, in assenza di “paletti” temporali. Dopo le anticipazioni giornalistiche su Halling Joy, solo grazie alla pressione mediatica fu diramata a distanza di qualche giorno una prima lista di 15 positività accertate dalle seconda analisi, e poi ancora una seconda di altri 7 (diffusa però solo da questo giornale, evidentemente l’unico che non si è accontentato di Halling Joy...) nella prima metà di gennaio, anche questa senza indicare i nomi degli allenatori colpevoli di doping. Poi basta, però: niente altro, meno che meno i provvedimenti disciplinare relativi ai casi pregressi.
“CATTIVI” DA SCOPRIRE - Da tempo le squalifiche vengono fuori solo quando, sui programmi ufficiali dei convegni di corse, i nomi degli allenatori sospesi spariscono dal “colonnino” relativo alla categoria, sostituiti da quelli di colleghi di “copertura” fino a scadenza del provvedimento disciplinare. L’ippica è evidentemente un mondo a parte, considerato che in tutte le discipline sportive le cose funzionano diversamente, in materia di doping e soprattutto di giustizia di settore. UN P0’ DI NUMERI - Tuttavia abbiamo accertato, per esempio, che nel periodo-corse dal 16 gennaio 2003 al 14 maggio 2006, più di un triennio quindi, su 376 seconde analisi (266 nel trotto, 70,74%; 110 nel galoppo, 29,26%) sono stati individuati 346 casi di positività (246 nel trotto, 65,42%; 100 nel galoppo, 26,59%). Solo 30, quindi, quelli di positività non confermata (25 negativi, 4 sospesi, 1 tracce). Le sostanze accertate dai controlli spaziano più o meno su tutti i fronti vietati, alla fine spiccano soprattutto i 68 casi di benzoilecgonina, il metabolita della cocaina: addirittura il 19,65% sui 346 totali. Tra questi 68, ben 61 si sono registrati nel trotto (89,7%) e appena 7 nel galoppo (10,3%)
TUTTO IN SOSPESO - Melzi ha sempre dato molta importanza al laborioso varo del nuovo regolamento antidoping, che dovrebbe mettere riparo a carenze e limiti normativi emersi nel tempo. Nel 2003 è stato anche commissionato uno studio per quantificare il livello di soglia oltre il quale gli innumerevoli casi di doping alla cocaina non siano da considerare “inquinamento ambientale”. Questo livello è stato indicato in 20 nanogrammi per millilitro di urina (in alcuni stati americani è però anche intorno ai 100), ma il regolamento è ancora lì in attesa delle modifiche, nonostante nel frattempo, rispetto al periodo da noi studiato, la percentuale dei casi di cocaina sia ormai salita al 27%.
Come pure resta in sospeso l’eventuale utilizzo di kit antidoping, con responso immediato, per fantini e guidatori. Ma così vanno le cose all’Unire...

 

 
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