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Il corriere dello Sport: lnfinitif lontano dall’assedio (16.1.08)  
Autore: unagt
Pubblicato: 24/1/2008
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Dubois (ieri vincitore a Milano) ha scelto il Kentucky per il discusso derbywinner

lnfinitif lontano dall’assedio
Nuovi elementi contro la sua “italianità ‘ intanto lui è negli Usa perfare lo stallone

di Mario Viggiani
ROMA - Pelle dura o orecchie da mercante, fate voi. Qui da noi continua l’assedio anche mediatico all’ultimo derbywinner del trotto, il suo Infinitif, ma Jean-Pierre Dubois va avanti come se niente fosse. Nel senso che anche ieri era a Milano per guidare di persona Lex di .Jesolo e Le Touquet (una vittoria e un secondo posto), altri due cavalli della sua filiale italiana, la Scuderia Bolgheri. Della quale, però, nel frattempo non fa più parte proprio Infinitif. E sì, perchè infatti, come preannunciato già all’epoca del Derby romano (si parla ormai di tre mesi fa), il contestatissimo figlio di Pine Chip e Island Dream, quello che di italiano potrebbe avere solo la registrazione nello Stud Book nostrano, con l’anno nuovo ha lasciato le scuderie di Maurizio Grosso a Donoratico, in Toscana, per finire negli Stati Uniti. Da principio sembrava che Infinitif, sull’onda dei successi in pista (8 su 8 in carriera, record di 1.12.3 sul miglio e 1.14.2 sulla media), potesse funzionare a tempo pieno qui in Italia, nel Ferrarese, presso la stazione di monta di Marco Folli. Poi intorno alla sua discussa “italianità” s’è scatenato il finimondo e così ecco che Dubois non ci ha pensato due volte, trasferendo il cavallo oltre Atlantico nella sua Arcadia Farm, in Kentucky, che anni fa rilevò proprio da un allevatore italiano, Toni De Rossi.
Dove ci sono cavalli, c’è il 68enne Dubois, che da tempo ha sviluppato la sua attività anche negli Usa. Lì Infinitif funzionerà come stallone pressochè privato per le tante fattrici che il suo proprietario tiene negli States. In Italia non ci sarà neppure la monta strumentale attraverso il seme congelato: «Jean-Pierre ha preso male tutta la vicenda, non gli è piaciuta questa guerra montata dai colleghi italiani», racconta Folli. Nel cui allevamento da quest’anno ci sarà invece Daguet Rapide, lo stallone di Dubois già affermatissimo anche qui da noi e come Infinitif vincitore del Derby Italiano, nel 2003.
In Francia sono tre (Brosse, Perriere e Fresneaux) gli allevamenti che fanno capo a Dubois, proprietario, allevatore, allenatore e guidatore, che solo lì gestisce uno squadrone di 17 stalloni (Coktail Jet per tutti). Trotto, ma anche galoppo e ostacoli per JPD: da anni leader annuale degli allevatori francesi per somme vinte dai suoi cavalli, nel 2007 ha capeggiato la classifica anche negli ostacoli, piazzandosi dodicesimo al galoppo.
FRONTE LEGALE - L’Unire ha ribadito l’italianità di Infinitif in più occasioni, ultima delle quali il responso della commissione allestita dall’allora commissario Il verdetto finale forse ci sarà solo quando se ne occuperà la magistratura ordinaria su denuncia di chi è stato sconfitto nel Derby, la Scuderia Trofal Stars, proprietaria del secondo arrivato Impeto Grif. Intanto ieri segnalati all’Unire, dall’avv. Mauro Cimino, nuovi elementi contro Infinitif: 1) in data 9- 6-2003 il certificato di intervento fecondati- vo non sarebbe stato redatto da veterinario o personale abilitato; 2) in data 29-6-2004 l’identificazione del puledro sarebbe avvenuta in zona non competente al veterinario che l’ha effettuata; 3) allevatrice del cavallo non sarebbe la S.r.l. Bolgheri ma la Scuderia Daguet s.r.l., proprietaria della fattrice Island Dream al momento della nascita.

 
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