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Lo Sportsman: Allevatori, in gioco risorse e aste (23.1.08)  
Autore: unagt
Pubblicato: 23/1/2008
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I TANTI POSSIBILI SVILUPPI DELLA BATTAGLIA CHE SI STA CONSUMANDO NEL TROTTO, IL CUI ULTIMO PASSO È STATO LA RICHIESTA DI REVOCA DEL 5%
Allevatori, in gioco risorse e aste

MARCO TRENTINI
Divisi, anzi spaccati. Gli allevatori quelli che erano fino a qualche tempo fa le uniche realtà solide dell'ippica italiana in termini d’associazioni, oggi si presentano come componenti fra le piu frantumate del panorama già di per se spezzettato del nostro settore. Hanno iniziato quelli del galoppo, con la fuga di Lollo Luciani dal dopo la sconfitta elettorale e la conseguente nascita dell'Anap, stanno proseguendo quelli del trotto con una vicenda che tiene banco ormai da mesi inizata con la sfiducia al Presidente Roberto Brischetto proseguita con le elezioni vinte da Sandro Viani e ora sfociata in una possibile divisione il cui primo atto è stato rappresentato dalla consegna all'Unire di una cinquantina abbondante di lettere con le quali firmatari quasi tutti grossi complessi allevatori, chiedono di non versare il previsto 5% da una norma del Regolamento dell‘ex Encat a favore dell'‘Assiociazione.
La vicenda è indubbiamente complessa e si inserisce in un quadro estremamente conflittuale i cui sviluppi sono tutt'altro che facili da intuire. Quello della cosiddetta disdetta del 5% è evidentemente il prlmo passo lungo una strada che potrebbe portare alla separazione anche degli all'allevatori di trotto. Un passo che ora dovrà essere vagliato dall‘Unire, probabilmente attraverso la richiesta di un parere all’Avvocatura dello Stato con il quale si evidenzia se la rinuncia al pagamento della quota è legale. E in caso affermativo le ripercussioni sul bilancio della Associazione sarebbero evidentemente importanti, dato che i soggetti che hanno presentato le lettere rappresentano una buona fetta dei vincitori del montepremi e quindi degli introiti Anact.
Buona parte della questione ruota intorno alla legittimità di questa norma, che è inserita nel Regolamento come corrispettivo per lo svolgimento dei compiti affidati dall’Unire all’Associazione ma che allo stesso tempo non è regolata da alcun contratto di servizio sottoscritto dall'Ente. Contratto che sarebbe oggi obbligatorio oltretutto preceduto da una gara.
C’è poi un altro punto chiave, quello rappresentato dallo stud book del trotto, oggi tenuto dall'Anact mentre quello del galoppo viene tenuto direttamente dall’Unire. Un fatto che secondo alcun si scontrerebbe addirittura con una norma di legge, secondo la quale libri genealogici di purosangue e trottatori non potrebbero essere tenuti dalle associazioni. Ma anche qui c’è evidentemente da discutere e da verificare quali siano effettivamente le interpretazioni delle norme.
Come si può vedere la situazione è più che mai incerta e gli sviluppi sono decisamente tutti da scoprire. Non ultimo quello delle Aste, perché evidentemente una scissione (o qualcosa di simile) degli allevatori del trotto cambierebbe quasi certamente faccia anche al mercato degli yearling, spostando probabilmente anche gli equini attuali.

 
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