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Agipro: Speciale: discussione sullo scioglimento della Guardia di Finanza  
Autore: unagt
Pubblicato: 15/1/2008
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AGIPRONEWS: Pubblicato il 15 gennaio 2008 ore 13:55

GIOCHI&POLITICA - SPECIALE: DISCUSSIONE SULLO SCIOGLIMENTO DELLA GUARDIA DI FINANZA
 
(a.c.) ROMA - Si affronta oggi presso la VI commissione finanze della Camera la discussione sulla proposta di legge a firma dei deputati Elettra Deiana (Rif. Com.), Donatella Duranti (Rif. Com.) e Salvatore Cannavò (Gr. Misto), relativa allo scioglimento del Corpo della guardia di finanza e all'istituzione della Polizia economica e finanziaria.
I progetto di legge, che vede impegnato in qualità di relatore il vicepresidente della commissione finanze, Francesco Tolotti, pone come premessa la situazione - unica in Europa - delle Forze di polizia a ordinamento militare, che attualmente vede operare nel nostro paese l'Arma dei carabinieri e il Corpo della guardia di finanza (con un organico complessivo di 180 mila uomini). A livello europeo, per esempio, la Francia (con la Gendarmerie Nationale), mantiene in piedi una struttura molto simile a quelle nostrane: la differenza è che il Corpo ha un direttore civile e comunque compiti differenti dalla "Police Nationale". Nelle premesse del disegno di legge si sottolinea quindi "l'anacronismo della situazione italiana" che, secondo i proponenti, "richiede un intervento urgente e indifferibile".
 
Come Corpo militare, le fiamme gialle mantengono compiti tipicamente militari come la difesa del territorio nazionale attraverso reparti ancora armati per tale scopo (mortai, mitragliatrici pesanti, etc.).
Tra le incongruenze che il legislatore rileva c'è l'affidamento della guida della guardia di finanza a un generale dell'esercito: secondo i firmatari del progetto questa figura di vertice non possiederebbe alcuna specifica conoscenza delle materie di pertinenza del Corpo.
Liberando, quindi, la guardia di finanza "dalle rigidità dell'organizzazione militare" si potrebbe raggiungere una maggiore efficenza e, dato che viene sottolineato, una riduzione dei costi di gestione.
E' ovvio, per contro, che molte delle attuali attività di competenza della guardia di finanza passerebbero ad altri corpi, come il Servizio aereonavale che potrebbe transitare nel Corpo delle capitanierie di porto, nell'Arma dei carabinieri o nelle Forze armate.
 
Nell'articolo 1 della proposta di legge si indica lo scioglimento della guardia di finanza e l'istituzione della Polizia economica e finanziaria , che alle dipendenze del ministero dell'economia e delle finanze, si pone "a tutela degli interessi economici e finanziari e del bilancio dello Stato, delle regioni, degli enti locali e dell'Unione europea nonchè di concorso ai servizi di ordine e sicurezza pubbilca".
Il Governo, come indicato dall'articolo 3, è chiamato a definire i compiti e l'organizzazione della nuova struttura, nonchè lo stato giuridico del personale.
A capo della Polizia economia e finanziaria andrà invece un "dirigente generale dello Stato, nominato - si legge nel testo - con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Consiglio dei ministri, sentito il ministro dell'economia e delle finanze". Il Capo della Polizia economica e finanziaria sarà posto alle dipendenze del ministro dell'economia e delle finanze ed entrerà di diritto nel Comitato nazionale dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica.
 
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