PROBLEMI SUL TAPPETO Mipaf-Unire incontri al vertice Proseguono le proteste nell’ippica, ma allo stesso tempo proseguono (anche se non pubblicizzate) le riunioni istituzionali per valutare la situazione dell’ippica e lo stato dei vari progetti che la riguardano. Problemi che sono sul tappeto da tempo (forse da troppo tempo) e che attendono di essere risolti, magari con una nuova spinta che porti a superare gli ostacoli che stanno frenando qualsiasi ipotesi di cambiamento. Negli ultimi giorni, più precisamente il 3, il 7 e il 9 gennaio, si sono tenute riunioni con la presenza di Guido Melzi d’Eril e del Ministro Paolo De Castro e anche ieri il Commissario-Segretario dell’Unire era al Mipaf per proseguire l’analisi delle varie problematiche che affliggono il settore. Tanti i temi sul tappeto, a cominciare dal nuovo caso relativo all’aumento dell’Iva per poi continuare ai riflessi che la Finanziaria 2008 potrà avere su alcuni aspetti organizzativi dell’Unire (in particolar modo sugli incarichi ai Giudici). E poi naturalmente la situazione del settore dei giochi, quelli che necessitano indubbiamente di cambiamenti urgenti, soprattutto per quanto riguarda i prelievi. La più importante delle varie riunioni è stata quella svoltasi mercoledì e protrattasi fino a sera. Ad essa hanno partecipato, oltre a De Castro e Melzi, anche alcuni fra i dirigenti del Mipaf e esponenti di spicco delle Finanze, oltre al neo Presidente dell’Unire Goffredo Sottile e al vicepresidente "in pectore” il generale (il secondo all’Unire dopo Pisani) Filiberto Cecchi già Capo dì Stato Maggiore dell’Esercito dal 2005 al 2007) che hanno assistito alla riunione e che in pratica hanno iniziato ad avere un quadro preciso della situazione e dei vari interventi che si prospettano all’orizzonte. Il caso più scottante, almeno a breve scadenza, rimane quello del raddoppio dell’lva, che rischia di portare ripercussioni pesantissime soprattutto sulle Aste. «Noi allevatori - spiega Isabella Bezzera - siamo fermamente contrari a questa norma, che giudichiamo oltretutto sbagliata. Come è possibile non considerare un cavallo un prodotto agricolo. Sicuramente è impossibile sostenere ciò per quanto riguarda gli yearling che vengono venduti: sono cavalli e basta, non attori di uno spettacolo. E anche per glì altri. per quelli dell’equitazione o per i nostri che concludono l’attività, il radoppio dell’Iva è una mazzata incredibile, che oltretutto non porterà altro che a un aumento del sommerso» le parole del Presidente degli allevatori del galoppo. MT
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