Tutte le prove che valgono la squalifica 1 Verbale identificativo il 29 giugno quando era impossibile farlo MICHELE FERRANTE LA NORMA Le norme tecniche del disciplinare genealogico (art. 1 punto 4) prevedono, per la registrazione di un cavallo nel libro genealogico, la presentazione di una dettagliata documentazione: 1) Copia verbale diidentificazione. 2) Copia certificato intervento fecondativo. 3) Certificazione paternità. 4) Dichiarazione avvenuto pagamento della monta LE IRREGOLARITA’ A) Il verbale di identificazione di Inflnitif è un falso che sembra poter rientrare nell’ambito del reato di falso materiale perseguibile con una pena da i a 6 anni. Il verbale risulta effettuato (luogo imprecisato dell’Italia) il 29 giugno 2004, data in cui non era possibile redigere alcun verbale controfirmato dal responsabile del cavallo (Dubois o un suo delegato) poiché l’apposito modulo prestampato non era ancora disponibile (e quindi stampabile, lo diventerà solo il 5 luglio) sul portale di UnireLab che pubblica l’elenco dei puledri daidentificare. Lo stesso elenco (i nati nel 2004), comprendente il prestampato relativo a Infinitif, è stato spedito da Unire Lab alla ditta incaricata di inserirlo nel portale (con il fondamentale codice Lims, ovvero il n° della scheda precompilata relativa al verbale di identificazione di ciascun cavallo) il 30 giugno 2004. Il 29 giugno, quindi, il veterinario autore del verbale di identificazione (Dottor Fadiga) non poteva sapere quanti e quali cavalli dovevano essere identificati e tanto meno il n° di codice Lims. Quindi, mai avrebbe potuto identificare Infinitif. Il verbale poi falsificato è stato stampato dal portale di Unire Lab in una data (17 luglio 2004) ovviamente incompatibile con il 29 giugno. B) Il certificato di intervento fecondativo artificiale (CIF) del 9 giugno2003 è privo dell’obbligatorio (Decreto n°172/94 su Gazzetta Ufficiale) codice identificativo della persona abilitata (veterinario) all’intervento stesso. Sullo stesso certificato viene inoltre indicata come proprietaria la scuderia Bolgheri Srl che in realtà lo è diventata (solo civilisticamente) dal 2/12/2003 come da fattura del venditore Haras de la Brosse (Francia). Quindi un’irregolarità e un altro falso. 2 Italiani se nati da mamme iscritte lsland Dream nel 2004 non lo era
LA NORMA L’art. 9 del Disciplinare Libro genealogico circoscrive l’iscrivibilità ai puledri partoriti solo da fattrici iscritte nel libro genealogico italiano. L’IRREGOLARITA' Infinitif è nato nel 2004, ma Island Dream è stata importata in Italia (e iscritta al Libro) nel 2006 e nel 2004 mai avrebbe potuto partorire un figlio iscrivibile al Libro italiano. Anche la registrazione 2006 non è corretta. Island Dream risulta importata da Jean-Pierre Dubois che, in nome proprio, non può allevare in Italia poiché non è titolare di attività d’impresa, ma solo amministratore di società di capitali (sc. Bolgheri srl) con propria autonomia giuridica.
3 Incedibili i premi vinti dall’allevatore Invece li incassa un’altra scuderia LA NORMA Il regolamento delle corse (art. 19) esplicita che è allevatore di un cavallo il proprietario della fattrice al momento della nascita diun puledro, il quale incassai premi destinati agli allevatori che non sono cedibili. L’IRREGOLARITA’ L’attuale scuderia Bolgheri Srl (la chiameremo Bolgheri 2) che incassa i premi riservati agli allevatori vinti da Infinitif in realtà non ha allevato Infinitif e non può incassare alcun premio. Al momento della nascita di Infinitif (9/5/2004) il proprietario della madre Island Dream era un’altra scuderia, la Bolgheri (che chiameremo Bolgheri l,ovviamente l’omonimia non ha alcun valore sostanziale, partite Iva e/o codici fiscali sono differenti). Questa scuderia (Bolgheri 1) era nata nel 1995 (a Vinovo), era stata trasferita a Castagneto Carducci-Donoratico nel 1998, viene segnalata come proprietaria di Island Dream nell’intervento fecondativo del 9/6/2003 (in seguito al quale è nato Inflnitif) ed è rimasta tale tino al 17/6/2004 (Infinitif era già nato), quando è stata venduta alla Bolgheri 2 che, quindi, non può incassare un solo euro di premi per l’allevatore (anche se, civilisticamente, nell’atto notarile di vendita ciò è previsto). Invece è proprio la scuderia Bolgheri 2 ad incassare tutti i premi al posto della scuderia Boigheri 1 che nel frattempo ha cambiato denominazione, diventando scuderia Daguet Srl. Una evidente irregolarità.
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