Ghibellino al montato va come un missile
MATTEO PIERELLI Ghibellino può essere «competitivo ad alti livelli» Aanche al trotto montato? Risposta affermativa dopo il convincente test di ieri mattina a San Siro (la pista di Appiano Gentile, dove lavora abitualmente il suo trainer Eric Bondo, non era agibile) in vista del Cornulier di domenica 20 a Vincennes: 2600 metri fatti molto bene e impreziositi con l’ultimo chiometro volato a media di 1.14. A lavorarlo, come previsto, è arrivato dalla Francia il belga Philippe Masschaele, il numero 1 dei jockey del «monté». «Era molto contento anche lui — ha detto Bondo, che ha seguito il test dalla tribuna — e penso che se ne intenda...». Il problema, però, è proprio Masschaele. Fino a domenica scorsa era lui il candidato a montare Ghibellino nel mondiale del trotto montato, che tra l’altro non ha mal vinto. Poi, a farlo vacillare, è arrivato il successo nell’Ile-de-France al record della corsa (1.11.4) con lo svedese Hot Tub. Per Masschaele la scelta fra i due non è affatto semplice, come aveva già dichiarato nei giorni scorsi. Dalla parte di Hot Tub pende la forma, ma c’è l’incognita della lunga distanza (2700 metri). Da quella di Ghibellino, invece, le certezze sono condizione (il secondo nel Criterium Continental ha impressionato tutti) e tenuta, mentre l’enigma montato dovrebbe essere stato sfatato ieri. «Si è preso ancora un p0’ di tempo — conclude Bondo —, credo deciderà solo domenica. Speriamo tanto scelga noi: Masschaele è il migliore e per affrontare una corsa come il Cornulier ci vuole i migliore. Se opterà per l’altro? Non voglio neanche pensarci». In realtà nel caso di forfait di Masschaele Ghibellino potrebbe anche rinunciare alla trasferta parigina. Sarebbe un vero peccato.
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