GIOCHI & SCOMMESSE Dopo il caso degli 800 cavalli irregolari, gli allevatori tornano alle regole più severe sulle registrazioni: "Non accetteremo la documentazione dopo il 31 dicembre dell'anno di nascita" Timori per le scommesse l'ippica corre ai ripari di CORRADO ZUNINO La querelle sul cavallo Infinitif ha scoperchiato il problema - ogni anno nelle corse ippiche vengono immessi ottocento nuovi cavalli a rischio irregolarità, e tra questi, appunto, il vincitore dell'ultimo Derby di Roma - e ora la segreteria degli allevatori prova a mettere riparo a una questione che sta mettendo in difficoltà gli alti vertici dell'ippica italiana. Repubblica. it lo scorso 30 dicembre ha messo in evidenza la questione "800 cavalli irregolari" e i controlli senza rete da parte dell'Unire. Per regolamento antico, nelle corse italiane devono correre cavalli nati in Italia o portati nel nostro paese entro il primo anno. Quindi, l'allevatore deve essere iscritto all'Albo degli allevatori italiani. Lo stesso cavallo, poi, non può correre con nomi diversi in differenti nazioni. Tre casi, finiti alla procura della Repubblica di Roma, hanno mostrato invece come la scuderia Bolgheri abbia fatto correre cavalli con doppi nomi in Italia e in Canada, in Italia e negli Stati Uniti. Il ricorso al Tar contro Infinitif, cavallo curato sempre dalla scuderia Bolgheri di Jean Pierre Dubois, ha mostrato poi come i controlli italiani sulla filiera degli animali - stallone, fattrice madre, data di importazione del puledro - siano inaccurati o mancanti: Infinitif era nato nel 2004, la madre Island Dream era stata importata in Italia solo nel febbraio 2006 e quindi il puledro non avrebbe dovuto ottenere il passaporto dell'Unire visto che lo stesso va richiesto e ottenuto entro l'anno di nascita (in quel caso il 2004). Bene, a fronte della pressione esercitata dal "caos Infinitif", lo scorso 21 dicembre la segreteria dell'Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore (Anact) ha diramato l'ennesima circolare, con timbro dell'ufficio ma senza firma del segretario, che, contraddicendo la prassi fin qui adottata, irrigidisce l'applicazione delle diciotto regole per la registrazione dei puledri e, per i cavalli nati nel 2007, ricorda: "Non sarà accettata documentazione dopo il 31 dicembre dell'anno di nascita" del puledro e "pertanto dopo tale data il prodotto in questione non potrà più essere registrato". Il prodotto è il cavallo. Per evitare nuovi casi Infinitif, così, si fa marcia indietro a dieci giorni dalla scadenza dei termini (la circolare è del 21 dicembre, la data ultima di regolarizzazione è del 31 dicembre) e si tornano ad applicare le regole del libro genealogico che appartengono alla storia dell'ippica italiana. Il rischio "800 cavalli irregolari", conferma quest'ultima circolare, è concreto. E può minare l'intera architettura delle scommesse nel mondo dell'ippica. (7 gennaio 2008) |