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Lo Sportsman: Iva raddoppio secco su compravendite e premi (4.1.08)  
Autore: unagt
Pubblicato: 4/1/2008
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DOPPIA MAZZATA IN FINANZIARIA
Iva raddoppio secco su compravendite
e premi al traguardo

Da una Finanziaria nella quale l’ippica sperava di trovare novità che la riguardavano in chiave di sviluppo, a partire dalle modifiche sulle aliquote di prelievo, spuntano invece due provvedimenti apparentemente piccoli ma pesantissimi. Il primo, quello relàtivo al raddoppio dell’lva sulle compravendite di cavalli, andrà naturalmente a dare un colpo forse decisivo a un mercato già agonizzante. Il secondo invece colpirà direttamente tutti coloro che erano inseriti nell”’elenco” dei proprietari con oltre 5 cavalli, quelli che avevano mantenuto il diritto a mantenere il regime Iva agevolata.
La mazzata è passata in silenzio. Inserita in due commi della Finanziaria 200$, il 261, che va a modificare il Dpr 633 del 1972 (quello dell’istituzione dell’iva), e il 263, che cambia il comma i dell’articolo 44 delta Legge 342 del 2000.11 primo comma modificando la parte III della tabella A del Dpr 633 specifica che il regime di lva agevolata al 10% varrà solo per “cavalli, asini, muti e bardotti vivi destinati alla produzione di prodotti alimentari”. E quindi dal 1” gennaio 2008 per ogni trasferimento di proprietà verrà applicata liva del 20%, con un raddoppio dell’imposta. Il secondo articolo, sempre relativo all’Iva, stabilisce che le parole “con l’aliquota del 10%” contenute nell’art. 44 della legge 342 vengano sostituite con “con l’aliquota ordinaria”. Il problema è che quelle poche parole erano riferite all’aliquota Iva “su i premi corrisposti ai sensi dell’articolo 3 delta legge 24 marzo 1942, n. 315, e successive modificazioni”, che quindi va a raddoppiare.
L’uno-due è duro e non è facile da quantificarne l’impatto, soprattutto per la parte relativa alla compravendita dei cavalli, Riguardo ai premi, ammettendo che circa il 50% del montepremi sia aegnto ai proprietari dj avali de aroi4frb periWa àgev&ata,1tfràtt invcttiW costo di una decina di milioni di euro, prelevati dalle tasche dell’ippica.
Un provvedimento spuntato a sorpresa nell’ultima lettura alla Camera, del quale nessuno aveva sentore, che rischia ora di provocare reazioni a catena in un settore già in fermento e soprattutto in un periodo di crisi. E se è vero che l’ippica in questo periodo non si è certo presentata con il vestito della festa (con la suite dei casi del Derby, di Equinox 81, di Aversa, dei cavalli bruciati e della Tris sotto inchiesta di Palermo) è altrettanto vero che un provvedimento relativo all’lva come quello adottato in questa occasione provocherà danni rilevanti a tutto il settore. MT

 
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