L’inchiesta sulla strage di trottatori della vigilia di Natale è molto complessa Rogo di Vigone La verità è lontana Per ora senza esito le indagini dei Carabinieri
MATTEO PIERELLI Proseguono senza sosta le indagini dei Carabinieri di Pinerolo sulla strage di trottatori avvenuta la sera della vigilia di Natale in seguito a un incendio che ha colpito il centro di allenamento dell’Ajrale a Vigone (Torino) e in particolare le scuderie del trainer svedese Ove Kristoffersson. I militari, che hanno inviato una prima informativa sull’accaduto alla Procura pinerolese, hanno ascoltato moltissime persone, dai proprietari dei cavalli che vivevano nel complesso, ai responsabili della struttura, che hanno spiegato di non aver mai avuto alcun tipo di problema né di aver mai ricevuto minacce. Anche se sulle indagini vige il massimo riserbo, l’ipotesi del dolo è ormai certa visto che sul luogo sono state trovate parecchie tracce di liquido infiammabile che è stato analizzato dagli inquirenti. Tutte le piste vengono battute. Le più probabill sono racket e vendetta, senza tralasciare quella delle scommesse, anche se non ci sono elementi particolari che portino a ritenere che questa sia la pista da privilegiare. La verità comunque sembra ancora molto lontana. Al momento del tragico fatto sul luogo c’era una nebbia fittissima e i malviventi, che sicuramente conoscevano molto bene il luogo, hanno potuto agire indisturbati. Intanto sono stati identificati tutti i cavalli morti (i più noti erano Ganimec e Iton Lb), che sono 20 e non 21 come risultava da un primo conteggio. E’ l’unica buona notizia di questa tristissima vicenda.
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