A Buenos Aires un biglietto può costare 1000 dollari Bagarini e 17.000 in tribuna Il polo argentino è religione
CATERINA VAGNOZZI BUENOS AIRES Buenos Aires-Stadio Palermo: 17.000 spettatori distribuiti in LF due linee di ripide tribune. Per l’Abierto Argentino — la Wimbledon del polo, l’evento sportivo più atteso dell’anno per la capitale ed uno dei più celebri del Sud America — i biglietti si devono prenotare con mesi di anticipo e i bagarini arrivano a farseli pagare anche un migliaio di dollari... In Argentina, paese «rural» per eccellenza, il polo prima che sport è stile di vita ed espressione della ifiosofia del «campo»: la campagna. Nulla a che vedere con l’immagine stereotipata di extra-glamour che etichetta gli eventi in Europa o in Nord America. L’attenzione generale non si sposta dal vasto terreno di gara (275 metrix 150, due squadre di 4 giocatori in campo per 8 tempi di 7 minuti ciascuno e cambio di cavalli a volontà) e poca considerazione è riservata aitanti vip normali habituès del torneo. Diego Armando Maradona e David Nalbandian con indosso la maglia del fuoriclasse Adolfo Cambiaso quest’anno hanno preferito gustarsi lo spettacolo al «palenche>, la zona riservata alle squadre, mentre il primo ministro francese Francois Fifion, in visita ufficiale, è stato accolto nella piccola area degli «officials>. Il match 2007 si è consumato sotto un cielo plumbeo, inconsueto per l’inizio della calda estate argentina. Adolfo Cambiaso è stato splendido regista della nuova affermazione di La Dolfina - Jaeger LeCoultre: un successo deciso sul filo del golden goal ai danni del polo team Ellerstina. I professionisti del polo sono tutto l’anno in trasferta per partecipare ai tornei che si organizzano nei club dei vari paesi. Da ottobre a dicembre tutti rientrano però alla base per dare vita ad una stagione di match che costituisce la vera serie A del polo e che individua neil’Abierto di Buenos Aires (riservato alle otto migliori squadre) la sua massima espressione. Un cavallo da polo che possa giocare un torneo ad alto goal di handicap (un giocatore che si rispetti deve averne al- meno 6/8) può costare dal 50.000 ai 150.000 dollari. Nella sola zona di Pilar —periferia della capitale— dove pullulano i club, se ne allevano oltre quindicimila. Tutti i giocatori argentini importanti (un migliaio itesserati ma circa cinquemila i praticanti) hanno una scuderia con i cavaffi in allenamento (un centinaio di capi, ora per la maggior parte purosangue) a ridosso di Buenos Aires e l’allevamento (4/500 capi) più lontano in regioni dove il costo dei terreni ancora non è proibitivo.
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