(a.c.) ROMA - La Finanziaria prosegue il suo iter presso la commissione bilancio della Camera prima del voto finale in aula, mentre il settore giochi continua a collezionare il ritiro di tutti gli emendamenti presentati in questi giorni. Ieri il ritiro, per altro chiesto dal relatore del documento finanziario in commissione, ha riguardato l'emendamento presentato dal democratico Massimo Vannucci, teso "A consentire l'apertura delle sale giochi degli ippodromi". L'obiettivo del provvedimento era in sostanza quello di consentire il gioco nelle sale ai frequentatori degli ippodromi anche in assenza di corse, assicurando così "Maggiori entrate all'Erario e fondi adeguati per il sostegno del settore dell'ippica".
Prima del ritiro ufficiale, il parlamentare del Pd-U ha chiesto comunque al Governo, rappresentato in commissione dal sottosegretario dell'economia e delle finanze Alfiero Grandi, "Un impegno ad approfondire in futuro le questioni sottese alla proposta emendativa".
Interessante sottolineare il confronto scaturito dal provvedimento, sostenuto anche da Giuseppe Marinello (Fi), il quale ha precisato che "Le sale giochi degli ippodromi sono le più controllate in Italia e che tale circostanza dovrebbe far venire meno qualsiasi remora di carattere morale". Una sottolineatura relativa alle implicazioni di carattere etico è invece giunta da un altro parlamentare democratico, Lino Duilio, che ha definito "delicata" la questione.
Seppur meritevole di un adeguato approfondimento, l'emendamento non ha incontrato, invece, il pieno consenso di Alfiero Grandi. Secondo il sottosegretario, infatti, il settore ippico subirebbe "Un'intensa azione da parte di gruppi di interesse che cercano di indebolire i sistemi di controllo", fattore che dovrebbe indurre alla cautela. Il provvedimento deve sposare, tra l'altro, la normativa comunitaria che non consentirebbe l'allontanamento dal concetto di "bando di gara". (fine)