Trotto - Ctech - Sezioni - Interrogazione sul "caso Infinitif" presentata al Senato

(a.c.) ROMA - Il caso di Infinitif, trottatore dall'incerto passaporto che ha trionfato nell'ultimo Derby, è giunto tra i banchi del Senato attraverso un'interrogazione, rivolta la ministro delle politiche agricole, presentata da Ferruccio Saro (Dca) e Paolo Scarpa Bonazza Buora (Fi).
Secondo quanto riportano Saro e Scarpa Bonazza Buora nel testo dell'interrogazione, il 7 ottobre scorso il cavallo della scuderia "Bolgheri" di Jean Pierre Dubois vince il Derby, senza che alcun organo di controllo dell'Unione Nazionale Incemento Razze Equine (su richiesta di nove scuderie partecipanti all'evento) abbia fatto chiarezza sulla registrazione italiana del fuoriclasse. I dubbi sull'italianità di Infinitif prendono sostanza quando l'Unire, il 2 novembre, spedisce la propria documentazione: dagli atti risulta, infatti, che la madre del cavallo iscritta nei registri francesi fino al 2006, non avrebbe potuto partorire un cavallo italiano prima di quella data. Infinitif è nato nel 2004. Sotto accusa finiscono i proprietari dell'animale, i rappresentanti dell'Anact, e ovviamente gli organi di controllo dell'Unire.
Nell'interrogazione i due parlamentari chiedono al ministro Paolo De Castro di sapere se:
- il Ministero non ritenga di dover intervenire con provvedimenti anche di natura disciplnare nei confronti degli organi dell'Unire colpevoli di aver fornito tardivamente e la documentazione richiesta al fine di consentire, fraudolentemente, la partecipazione al Derby di infinitif;
- il Ministero, alla luce dello scredito in cui oramai vige il sistema del trotto italiano, non ritenga sia giunto il momento di progettare una riorganizzazione dell'Unire e della normativa di settore.