Il ministro De Castro dice no alla chiusura di Aversa «Significherebbe darla vinta alla camorra» sostiene il titolare del Mipa. Convenzione in scadenza: il Cirigliano potrebbe passare sotto la gestione Unire
«Non si chiude, non cediamo alla criminalità organizzata». Il ministro delle Politiche agricole (e vigilante sull’Unire), Paolo De Castro è deciso. Respinge l’ipotesi della «Gazzetta» di chiudere l’ippodromo Cirigliano di Aversa ancora prigioniero della camorra. Nonostante i due giorni di sciopero contro minacce e pestaggi. NON MOLLA L’entourage di De Castro chiarisce a nome del ministro: «Chiudere l’impianto di Aversa significherebbe mollare davanti all’avanzata della camorra. Invece il ministro vuole intervenire per ristabilire la regolare gestione dell’ippodromo campano». Dal ministero di via XX Settembre non si prende assolutamente in considerazione di alzare bandiera bianca davanti alle azioni criminali: «Non è nello stlle del ministro». Tant’è che è già partita la controffensiva. CARABINIERI Il nucleo dell’Arma a disposizione delle Politiche agricole (e dell’ippica) è già ad Aversa. Per «bonificare» l’ippodromo. Il Ministro non ha atteso più di tanto per mettere in pista gli investigatori dei carabimeri che vigilano sul mondo delle corse. A proposito di «mettere in pista», il 31 dicembre scade il contratto della Saita per la gestione dell’ippodromo di Aversa. Perciò a Capodanno l’impianto campano potrebbe passare di mano a favore di una gestione diretta dell’Unire e del commissario Guido Melzi che gode della fiducia del Governo. Il commissario è l’uomo della «blindatura» del recinto: niente cellulari e presenza di carabimeri e polizia. Una misura che Melzi, col sostegno ministeriale, non intende cancellare assolutamente, nonostante alcune «sciagurate» proteste (continuate anche ieri) di alcuni guidatori. GOVERNO Ieri pomeriggio abbiamo cercato anche alte sponde ministeriali. Quelle della ministro dello Sport Giovanna Melandri e del viceministro dell’Economia Vincenzo Visco. Personaggi di governo che hanno delle indirette competenze sulle competizioni ippiche. Silenzio, forse, crediamo, per lasciare campo libero al ministro De Castro. PROMESSA L’ippodromo di Aversa non è il solo impianto inquinato dalla presenza della criminalità organizzata. C’è da rilanciare decisamente l’immagine dell’ippica e della regolarità delle corse. La «Gazzetta» ha girato queste inquietanti domande al ministro De Castro e da via XX Settembre ci hanno fatto sapere che le risposte «potrebbero arrivare». Una promessa, poi, qualche fatto.
|