UNIRE E IL CASO INFINF Melzi sta varando la commissione inutile Tempi allungati e si tratterebbe di una semplice consulenza priva di valore
MICHELE FERRANTE Il caso Infinitif affidato a una commissione super-partes composta da tre esperti, probabilmente presiediuta dal professor Gianluca Autorino. Sembra proprio questa la prima mossa ufficiale del commissario Unire Guido Melzi quattro giorni dopo la conferma dei sospetti: il re del derby non è italiano e deve essere prima squalificato e poi radiato. Una mossa annunciata a voce (ma non ancora confermata da una delibera), coerente con l’atteggiamento fin qui tenuto dall’ente e quindi priva di sostanza, che rischierebbe soltanto di dilatare ulteriormente i tempi di un caso tanto clamoroso da meritare un intervento immediato che purtroppo continua a mancare. E così Infinitif continua a essere il vincitore del Derby e in teoria potrebbe scendere in pista oggi e iniziare domani la carriera di stallone. Tutto questo perchè l’Unire non ha avuto il coraggio di fare il proprio dovere. La commissione voluta da Guido Melzi in pratica si limiterebbe ad una consulenza e il parere dei tre esperti che la compongono alla fine potrebbe anche non essere considerato. In sostanza l’Unire deciderebbe di lavarsene le mani, consegnando la patata bollente ad altri e sfuggendo clamorosamente ai propri doveri istituzionali. Esiste (o meglio dovrebbe) un Ufficio Centrale delegato al controlio del libro genealogico (quello in cui Island Dream e Infinitif sono entrati con due anni di ritardo) che ha il dovere di intervenire ove riscontri la minima anomalla. Quel compito appartiene in effetti al dirigente dell'area trotto e, di conseguenza, al direttore tecnico (Pittaluga) e al segretario generale (Soverchia). Un’azione immediata e tangibile sul caso Infinitif era dunque obbligatoria e non poteva prescindere dalla sospensione del pagamento dei premi, per bloccare la situazione ed evitare proprio quello che rischia di accadere ora. Infinitif è ancora il vincitore del Derby e, in teoria, potrebbe restarlo fino al parere della commissione super partes se l’Unire nel frattempo restasse ferma. E fino alla successiva mossa dell’ente, nel caso di un rinvio alla Procura di Disciplina (a proposito, è la stessa che ha archiviato il clamoroso scambio di identità Grufoso-Rivaldo): potrebbe trascorrere un anno fino al passaggio alla Commissione di disciplina che avrebbe un altro anno di tempo per emettere un verdetto. Senza contare gli eventuali appelli. E intanto Infinitif potrebbe aver già vinto altre corse e prodotto centinaia di figli. Con questa commissione l’Unire di Melzi preferirebbe un tortuoso percorso pieno di dubbi e sospetti, anziché la strada della chiarezza e della trasparenza. Per motivi incomprensibili se si resta nell’ambito della logica.
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