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La Gazzetta dello Sport: Aversa, sciopero contro la camorra (22.11.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 22/11/2007
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L’ippodromo campano ormai da anni è inquinato dalla malavita organizzata
Aversa, sciopero contro la camorra
Driver minacciati e picchiati in un centro di allenamento. Categorie in subbuglio, ieri convegno annullato

A febbraio l’Unire blindò l’impianto, ora l’aria è tornata irrespirabile

MATTEO PIERELLI
Il «caso Aversa» è ormai da lunghissimo tempo uno degli snodi più critici sul piano della credibilità per l’ippica italiana. I fatti di cronaca che si sono susseguiti in questi anni (minacce e botte a guidatori, allenatori e proprietari, annullamenti di corse come se piovesse) parlano di un impianto sotto il costante scacco della camorra.
La situazione era migliorata lo scorso febbraio, quando l’Unire blindò il Cirigliano: controlli in scuderia, accessi all’ippodromo strettamente sorvegliati e dichiarazione dei partenti nel giorno delle corse, per togliere tempo vitale ai truffatori. Col passare del tempo, però, la morsa contro la criminalità si è decisamente allentata e la situazione è tornata quella di un tempo.
DALLE MINACCE AI PESTAGGI Anzi, ora si è andati oltre passando dalle minacce alle vie di fatto. Tutto parte da sabato, quando la nona prova del convegno è stata annullata dalla giuria, dopo consultazione con l’Unire, «per la presenza di elementi che potevano inficiare il regolare svolgimento della stessa». Ovvero, ben sette cavalli erano stati ritirati prima del via: uno (Eindhoven, driver P. Trinchillo) in mattinata e ben sei — Doukhobor (O. Scherifio), Fiorile del Giar (V. Serra), Flecha Grad (V. Pisa), Ferreras (O. Saggiomo), Estate (A. Galdi) —nell’imminenza della partenza della corsa. E proprio alcuni dei guidatori dei cavalli ritirati, martedì mattina sono stati minacciati e picchiati. Un clima irrespirablle, così ieri le categorie interessate (guidatori e allenatori campani, spalleggiati dall’Unione Proprietari itallani trotto) si sono astenuti dalla dichiarazione dei partenti, effettuando di fatto uno sciopero contro la camorra.
SITUAZIONE DRAMMATICA Una decisione estrema, per dire basta allo strapotere della malavita. «La situazione di Aversa è drammatica — dice Francesco Gragnaniello, presidente nazionale dei proprietari —. L’aggressione ai driver è avvenuta nel centro di allenamento di Licola Mare (Napoli). Siamo stanchi. A febbraio tutto si era normalizzato. Ci eravamo illusi, poi l’Unire si è completamente dimenticata di noi. Poco tempo fa abbiamo chiesto all'Unire misure urgenti e ci ha risposto che stanno vigilando. Però servono misure concrete e immediate, perché anche le giurie sono tornate ad essere influenzate dalla criminalità». Anche i movimenti di gioco sono sospetti. Aversa, da qualche tempo, è tornato ad essere uno degli ippodromi su cui si scommette di più. Solo un caso? «Non credo — continua Gragnaniello —. Sarebbe importante se l’Unire, attraverso Sogei, ci dicesse da dove proviene tutto quel denaro. I flussi maggiori arrivano dall’ippodromo, in Campania o a livello nazionale?».
Sabato (giornata gentlemen) si correrà? «Non lo so — conclude Gragnaniello —. Aversa è una valvola di sfogo importantissima per il trotto campano e la sua chiusura sarebbe traumatica. Sta di fatto però che così non si può più andare avanti».

 
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