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Lo Sportsman: Un programma per le elezioni Anact (9.11.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 9/11/2007
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LETTERE
Un programma per le elezioni Anact
Programma delle azioni da intraprendere e degli obiettivi da raggiungere per il ritancio delta politica dell1Anact

Questo programma si propone di tutelare tutti gli allevatori dai più piccoli ai più grandi e, con loro, vuole tutelare anche i propretari, categoria essenziale per la sopravvivenza stessa dell'allevamento e che, come noi allevatori, sta attraversando un momento di enorme difficoltà e incertezza.
La realizzazione di questo obiettivo può essere conseguita solo con la salvaguardia prima ed il successivo incremento poi del montepremi, con il lavoro costante che porta ad un rinnovato rispetto delle regole da parte di tutti, dalle istituzionali agli operatori più piccoli, e con il ritorno ad una gestione più democratica e condivisa dell’Associazione. Abbiamo detto che intendiamo tutelare anche i proprietari e questo per tre buoni motivi: il primo perché sono nostri clienti, il secondo perché ormai molti allevatori, per scelta o per necessità, sono diventati proprietari, terzo perche molti proprietari, per scelta o per necessità, sono diventati allevatori. E' per questi motivi che fra le nostre due categorie (in assoluto le più importanti) non vi possono essere posizioni conflittuali, se non create ad arte ed in modo strumentale nell'interresse di pochi, e quindi auspichiamo una stretta collaborazione da realizzarsi con un dialogo costruttivo e costante fra rappresentanti delle stesse categorie.
Auspichiamo nel nostro operato una piena intesa con l'Unire tramite un dialogo costante, costruttivo e proficuo, finalizzato al rilancio del settore attraverso una nuova e vera programmazione delle corse, che cancelli quella attuale avente come base solo un gran numero delle stesse, senza alcun riguardo alla qualità dei cavalli. Tale attenzione alla qualità potrà meglio remunerare i migliori prodotti del nostro allevamento con particolare riguardo, quelli delle generazioni più giovani.
Fonderemo il nostro agire ricordando che la permanenza di tutto il nostro settore nell’ambito del Ministero delle Politiche Agricole, sempre nel rispetto delle leggi che oggi governano gli indirizzi e le finalità dell’Unire verso l'allevamento, è dovuta alla nostra attività di allevatori, che è tipicamente agricola.
Ricorderemo anche che l'allevamento non può e non deve diventare una attività di pochi appartenenti ad un club ristretto, ma anzi che da sempre ed ovunque la forza dell'allevamento è costituita dal numero di operatori
, che con sacrifici e pasione hanno contribuito e continuano a contribuire allo Sviluppo del nostro magnifico sport.
L’assicurazione che noi firmatari del programma sottoesposto possiamo dare è quella che lotteremo con tutte le nostre capacità perché quanto in esso contenuto si possa realizzare e tuteli tutti gli allevatori, grandi e meno grandi.
Ci auguriamo che tale programma possa essere condiviso da tutti e che tale condivisione si manifesti attraverso il voto, che contiamo possa essere espressione della quasi totalità degli allevatori.
Quanto sopra enunciato si può quindi sintetizzare nel seguente programma:
1) Difesa del premio allevatori nella sua completa integrità.
2) Incremento del montepremi per proprietari e allevatori attraverso il reperimento di nuove risorse economiche quali una percentuale su giochi e scommesse, seppur estranei all’ippica, che utilizzano per la loro distribuzione i nostri tradizionali e storici centri di raccolta, ippodromi e punti vendita, avvalendosi del nostro avviamento e sottraendoci vitali risorse.
3) Riequilibrio dei rapporti tra le allocazioni a bilancio necessarie per programmare le corse cosiddette differenziate di trotro e di galoppo, ora squilibrate.
4) Rallineamento dello stanziamento totale per le qualifiche ai proprietari all'originario livello di E 7.500.000, prima azzerato ed ora portato, per il 2008, a E 3.000.000 con una minusvalenza per proprietari insostenibile.
5) Suddivisione fra trotto e galoppo del piano provvidenze al 60%(trotto) e 40%(galoppo), in linea con quanto già avviene per il montepremi delle corse ordinarie.
6) Ripristino dell’attribuzione di tutto il premio allevatore nelle corse aperte a cavalli esteri, agli indigeni piazzati
7) Dotazoni delle corse di cavalli di due e tre anni, ad esclusione di quelle a reclamare, non inferiore a E 5.000 al primo, reperendo le risorse dalle dotazioni delle corse per cavalli anziani in di categoria F, G e a reclamare e da una migliore programmazione.
8) Riqualificazione della Coppa dell'Allevamento con iscrioni a canco degli stallonieri pari al 1% dell'importo derivante dalla moltiplicazione del tasso di monta ufficiale per il numero dei nati e successive conferme da parte di allevatori e proprietari.
9) Chiusura ai cavalli esteri delle corse che nel 2007 sono state aperte a cavalli non iscritti al Libro Genealogco del Cavallo Trottatore italiano.
10) Apertura immediata di un tavolo di dialogo con gli stallonieri per una rimodulazione dei tassi di monta, differenziata per prodotti maschi e femmine, e per la definizione di un protocollo d’intesa che possa riallineare gli ormai sperequati tassi di monta al mercato dei puledri.
Ribadiamo che i punti di cui sopra, ove gli allevatori vogliano confermare la loro fiducia al gruppo firmatario del suesposto programma, saranno vincolanti per il nuovo corso dell'Anact. Saremo quindi pronti a rimettere il mandato conferito, qualora il nostro impegno non venga ritenuto dalla maggioranza dei Soci pari alle attese.
Invitiamo chi, pur non comparendo fra i firmatari del suesposto programma, lo apprezzi e voglia contribuire alla sua realizzazione come delegato regionale ad aderirvi pubblicamente in modo da condividere con noi un percorso elettorale chiaro, alieno da sotterfugi ed da accordi sottobanco.
Alberto Caravita, vice presidente dimessosi

Sandro Moscati, vice presidente dimessosi

Ciro Cesarano, delegato Lazio dimessosi

Francesco Cioccoloni, delegato Marche-Umbria-Abruzzo dimessosi

Antonio Diana, delegato Campania dimessosi

Daniele Franceschi, delegato Toscana dimessosi

Giovanni Govoni, delegato Emilia dimessosi

Natale Lo Cicero, delegato Sicilia dimessosi

Tommaso Marrazza, delegato Puglia dimessosi

 
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