Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
Lo Sportsman: De Castro oggi e domani (9.11.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 9/11/2007
Letto 646 volte
Dimensioni 4.68 KB
Versione stampabile Segnala ad un amico
 

IL MINISTRO E LA SITUAZIONE IPPICA
De Castro oggi e domani

LUIGI MIGLIACCI0

«Abbiamo gestito, assieme a Guido Melzi una fase delicata in questi primi mesi di lavoro. Tredici/quattordici mesi effettivi di attività non sono moltissimi. E' evidente che al primo posto avevamo le diffcoftà relative a montepremi e a quelle tre voci: qualità, trasparenza e pulizia che abbiamo posto al centro del nostro obiettivo. Abbiamo dovuto pensare anzi tutto a come reperire le risorse finanziarie di cui avevamo bisogno e quali spese fosse possibile tagliare in poche parole abbiamo dovuto rimettere i conti in ordine" spiega  il Ministro Paolo De Castro, che analizza la situazione attuale dell'ippica italiana, puntando anche il dito su alcuni fatti che hanno caratterizzato l'ultimo periodo. «Rimangono ancora tantissime cose da fare. Cè il rapporto con le società di corse da rivedere. La situazione relativa ai ricorsi ai Tar è sotto gli occhi di tutti dobbiamo pertanto riscrivere tutte le convenzioni fatte dalla precedente amministrazone. E bisogna ricreare anche e soprattutto un rapporto costruttivo all'interno di tutte le variegate componenti del comparso. C'è però bisogno di ristabilire quel clima di rispetto e collaborazione che negli ultimi tempi è indiscutibilmente venuto a mancare».
Il rapporto fra politica e ippica è un tema fondamentale. E anche su questo fatto De Castro propone una linea decisa "Bisogna tenere il più lontana possibile la politica dall’Unire. Non perché io sia contrario alla politica, ma perché parliamo di un settore molto particolare che bisogna conoscere molto approfonditamente in tutte le sue pieghe e sfaccettature per poter operare degli interventi mirati e credo che la gestione di Melzi sia stata in questo senso perfetta. Ora con il perfezionamento nei prossimi mesi dell'incarico al Prefetto di Torino, il Dott. Sottile, daremo un ulteriore segnale d'impegno verso la trasparenza. Cosa che ci siamo detti anche con Guido Melzi quando abbiamo avviato il procedimento. Dare un'immagine da una parte di grande autorevolezza fuori dagli schemi e anche dalla politica. È una nomina fatta dal Governo, ma che è stata accolta positivamente anche dall'opposizione »
Il Ministro vuole cambiare faccia al settore a partire appunto dai concetti di rigore e trasparenza. «Antdoping, controllo delle corse... c’è parecchio da fare, ma soprattutto è il tempo di dire basta alle furberie, basta alla distribuzione degli aiuti a pioggia, magari al piccolo ippodromo sotto casa». Una linea dell’Unire improntata alla qualità, che ha provocato reazioni all’interno del settore. «Sono convinto siano più quelli soddisfatti degli scontenti, ma a questi ultimi diciamo che è in atto un cambiamento importante al quale dovranno adeguarsi". Bisogna rimanere dentro certi parametri, basta con gli aiuti sparpagliati; concentriamo le risorse, premiamo chi s’impegna sulla qualità, sia nel fatto agonistico, sia nell'allevamento o nelle varie tipologie di gioco. Se facciamo un buon lavoro in questo senso, penso che anche il futuro da punto di vista del montepremi possa essere molto meno a rischio. Serve anche un clima generale più positivo che faccia si che anche coloro che oggi sono scontenti abbiano motivazioni per essere domani un po più contenti. D'altra parte non è che ci fossero tante altre strade, A meno che qualcuno non si sogni di poter ancora chiamare il Ministero dell'Agricoltura per fargli scucire altro denaro pubblico per ripianare i bilanci. Certo, in passato lo abbiamo fatto, assicurando un minimo di sostegno, ma non si può pensare che questo comportamento assuma il carattere di abitudine».
Uno dei requisiti fondamentali per il rilancio è un’evoluzione delle scommesse. Un anno fa si parlò di un rapporto continuo e stretto con il Ministero dell‘Economia... «Lo confermo, il canale c’è e funziona. Le riunioni sono state fatte, più di una e anche recentemente. Stiamo lavorando a tutto tondo per trovare qualche innovazione che possa aiutarci a creare qualcosa di nuovo e a migliorare quello che c’e già oggi.».
Da molto tempo si parla di una possibile privatizzazione del settore, su modello di quanto avviene in altri Paesi europei. «Come approccio culturale lo Stato per noi è più invasivo di quanto non lo sia nei Paesi anglosassoni. Oggi come oggi le nostre esigenze sono altre, ovvero far funzionare bene quello che abbamo. Però non lo escluderei, non è impensabile un impianto con qualche iniezione privatistica. Questo può essere un argomento di discussione e di lavoro».

 
Torna alla categoria | Torna all'indice principale
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&