(red.) La competenza esclusiva sulle 329 agenzie ippiche “storiche” è dell’Unire, ma i Monopoli di Stato, se dovessero essere chiamati in causa, provvederanno all’organizzazione della gara per la nuova assegnazione delle 329 agenzie ippiche storiche. E’ il senso della lettera di risposta – rivelata dal bisettimanale Ts domani in edicola - inviata da Aams al bookmaker inglese Stanley il quale, dopo la sentenza della Corte di Giustizia del 13 settembre 2007, aveva chiesto a piazza Mastai di “attivare il procedimento di revoca delle 329 concessioni per l’esercizio delle scommesse ippiche a suo tempo illegittimamente rinnovate, in applicazione delle statuizioni contenute nella sentenza della corte di giustizia e, contestualmente, bandire una nuova gara per l’assegnazione delle concessioni”. Nelle poche righe redatte dalla Direzione Centrale per i Giochi dei Monopoli di Stato, si sottolinea che “Ai sensi dell’articolo 8 comma 13 del Dl 2003 n.147 convertito nella legg e 1 agosto 2003, n. 200, sono attribuiti in via esclusiva all’Unire le funzioni relative alla gestione delle concessioni storiche. Ciò non esclude che la scrivente Amministrazione, qualora dovesse essere incaricata in tal senso, valuterà i tempi e le modalità più idonei per dare attuazione al dispositivo della predetta sentenza, d’intesa con gli altri Enti e Uffici interessati”. Ricordiamo che il 13 settembre scorso, la Corte di Giustizia Europea aveva deciso – al termine di una lunga istruttoria avviata dopo il ricorso presentato da Stanley nel 1999 - che “la Repubblica italiana, avendo rinnovato 329 concessioni per l’esercizio delle scommesse ippiche senza previa gara d’appalto, è venuta meno agli obblighi del trattato CE sulla libertà di stabilimento e libera prestazione di servizi e, in particolare, ha violato il principio generale di trasparenza nonché l’obbligo di garantire un adeguato livello di pubblicità delle gare”. |