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La Gazzetta dello Sport: Adrian colosso di S. Siro. Idole regina dei varennini  
Autore: unagt
Pubblicato: 5/11/2007
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Ieri due GP: nel principale tripletta straniera con vittoria dell’atteso americano di Svezia
Adrian colosso di S. Siro Idole regina dei varennini
Mangelli: domina il campione di Peter Forsberg, asso svedese dell’hockey americano. Filly: la figlia del re stupisce ancora

MATTEO PIERELLI MILANO
Un cavallo arrivato nei paraggi di un fenomeno come Donato Hanover non poteva temere nessuno. Adrian Chip, americano di nascita e svedese di allenamento e proprietà, era la stella del Mangelli 2007 e tale si è rivelato, dominando in lungo e in largo prima la batteria e poi la finale in un 1.12.7 (lontano l’1.11.6 record di Passionate Kemp nel 2005) molto tattico e figb dell’inferiorità degli avversari, capeggiati infine dagli svedesi Quintus Karsk e Staro Azazeil, mentre Irresistibile, quarto, è stato il migliore dei nostri.
FACILE Peter Forsberg, star della NHL (la lega nordamericana di hockey su ghiaccio) e comproprietario di Adrian Chip, non era a San Siro. Si è presentato invece suo papà Kent, che detiene una quota del cavallo e che poi ha festeggiato assieme a Robert Bergh, impeccabile in sulky al figlio di Andover Hall: «Non avevo dubbi sul risultato — ha detto il trainer e driver svedese —:
Adrian Chip è un grandissimo cavallo, è finito secondo di Donato Hanover nell’Hambletonian e nel World Trotting Derby e, con tutto il rispetto, non poteva avere paura di questi avversari. E infatti, sia in batteria, sia in finale, sono partito forte ma non fortissimo, presentandomi subito sul battistrada Quintus Karsk, il quale ovviamente mi ha lasciato passare. A quel punto il risultato era fuori discussione. Ora lo fermo 506 mesi, rientrerà in primavera in Svezia». Adrian Chip (3/10 la sua quota in finale) era di un altro pianeta, ma i nostri hanno raccolto davvero poco.
Soprattutto i più attesi, ovvero Ideale Luis, neanche qualificato per la finale (senza spazio in retta) e Ilaria Jet, in rottura nell’atto conclusivo dopo il quarto in batteria dietro l’ottimo Irresistibile, Igor Font e il Varennino Impeto Grif.
CHE VARENNINA E a proposito di Varennini, nel Mangelli-filly, Idole di Poggio si è confermata la migliore degli eredi del campionissimo, al- meno di quelli nati nella prima annata (generazione 2004). L’allieva del team Bellei-Hollmann ha preso in breve il comando, ha tenuto botta a Island Effe e in retta ha controllato l’avversaria a media dii. 12.5, un solo decimo sopra il record di un anno fa di Galiera As.
Per Idole di Poggio altro successo di grande prestigio dopo le Oaks di Roma: il doppio era riuscito solo a Oxa Om (1992), Valentina Fi (1998) eAvigliana (2000). In sullcy Enrico Bellei, al 310 GP stagionale. «L’avversaria—ha detto il driver toscano — era Island Effe e per arginarla era fondamentale andare in testa, anche se Idole ha dimostrato di sa- per correre in ogni schema».

ANCHE IN FRANCIA
Scommesse super. Sulle 9 corse milanesi ieri in Italia un movimento scommesse di 1.274.000€. Ottimo quello del Pmu francese, solo su Mangelli (batterie e finale) e Filly: 1.514.262€

 
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