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La Gazzetta dello Sport: Il varennino italo-svedese torna a casa per stupire (23.10.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 26/10/2007
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Allevato in Toscana e poi venduto al Nord, l’erede
(di 2 anni) del cavallo bionico fa già sognare
Il varennino italo-svedese
torna a casa per stupire

MATTEO PIERELLI
Una marcia trionfale: cinque vittorie consecutive (in sette uscite), una più bella dell’altra. In Svezia c’è un figlio di Varenne che sta facendo sfracelli. Si chiama Lord Capar, ha due anni e fra poco arriverà anche alla conquista dell’Italia, della sua Italia.
INDIGENO Eh si, perché Lord Capar è nato nel nostro Paese, nel piccolo allevamento di Lastra a Signa (Firenze) di Silvano Caparrini, 65 anni, industriale nel settore delle calzature. Ma poi è stato venduto a un proprietario svedese che è anche il suo allenatore.
La storia del promettentissimo puledro parte da lontano, precisamente dall’Elitlopp 2001, quando Varenne vinse stritolando l’idolo locale Victory Tilly davanti a 35.000 spettatori in delirio. «Quel giorno — attacca Silvano Caparrini — vidi la corsa assieme a Sven Andersson, che da me aveva già comprato Calypso Capar, vincitore del GP Allevatori a Roma prima di infortunarsi. Rimase impressionato come tutti dalla grande impresa di Varenne, disse di non aver mai visto un cavallo con un coraggio e una testa così. Ebbene, quando Va- renne entrò in razza chiamò e mi chiese di ‘coprire’ Foxy’n Rowdy, la madre di Calypso (Supergill il papà), con il seme del campionissimo. Il nascituro lo avrebbe comprato lui a prescindere: maschio o femmina, bello o brutto, zoppo o sano. Detto, fatto: nel 2005 nacque Lord Capar, ovviamente non lo presentai alle aste, e glielo vendetti per 26.000 euro».
MILANO E ROMA Il puledro non tardò a farsi notare. «Sven Andersson — continua Caparrini — ha 76 anni, è un trainer molto esperto e senza tanti grilli
per la testa. Prima ancora che debuttasse mi disse che secondo lui era meglio di Calypso. Non erano parole al vento. Infatti, tra l’altro, lo scorso 5 settembre ha vinto a Stoccolma a media di 1.14.6, record delle piste svedesi per un due anni. Ho parlato con Andersson: Lord correrà a Stoccolma il 31 ottobre e poi quasi certamente verrà in Italia per le grandi classiche per i due anni, il Gran Criterium del 18 novembre a Milano e l’Allevatori dell’8 dicembre a Roma».
In Svezia i figli di Varenne si sono già messi in evidenza sia in pista (Lie Detector ha vinto un gran premio a Orebro), sia alle aste: a Stoccolma No Good, un erede del campionissimo, ha fatto segnare il top-price a quota 60.000 euro. «Da quando è in razza — conclude Caparrini —, ogni anno faccio coprire una delle mie fattrici da Varenne. Ci ho riprovato con Foxy’n Rowdy ma è rimasta vuota. L’anno prossimo ritenterò. Senza aspettare la chiamata di Andersson».

 
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