TEMPI RAPIDI PER PROBLEMI SEMPLICI Viene sempre nella vita un momento in cui ognuno di noi ha bisogno di una pausa di riflessione. Nella congiuntura ippica attuale probabilmente non sarebbe male che l’UNIRE se ne prendesse una, perché è incredibile come tante cose, nonostante la buona volontà (di cui siamo testimoni) del Commissario, non riescano a raddrizzarsi. Anzi, più si va avanti, più sono quelle che si aggiungono ai problemi ereditati dal passato. Da qualche giorno è di attualità il problema sanitario legato ai test sull’anemia infettiva. Una circolare ministeriale ha impartito delle disposizioni che hanno generato interpretazioni diverse: ebbene, sarebbe bastato che l’UNIRE avesse decisamente detto che i cavalli testati dopo il 31.8.2006 potevano comunque correre, come la circolare disponeva, per non danneggiare quei proprietari ai quali qualche veterinario lo ha impedito. Invece è incredibilmente successo che la stessa legge sia stata applicata in maniera diametralmente opposta a seconda degli ippodromi, creando, oltre che confusione, anche ingiustizia. Eguale sorte sembra stia subendo l’impegno scritto del Commissario circa il pagamento dei premi. Il protocollo d’intesa firmato con le categorie, alla presenza del responsabile dott. Soverchia, recitava di un azzeramento del debito accumulato verso gli operatori circa i premi vinti a Giugno, Luglio, Agosto e Settembre entro il 31 Ottobre, con uno spostamento massimo di quindici giorni. E nello stesso protocollo c’è l’impegno che, a partire dai premi di Ottobre, il pagamento relativo non andrà oltre il mese successivo, con un ritardo massimo di quindici giorni. A giudicare da quanto è stato pagato a tutt’oggi, abbiamo forti dubbi che l’impegno possa essere mantenuto, sperando comunque di essere cattivi profeti. Altra questione sul tappeto, è l’operato delle giurie. Non facciamo polemiche circa la competenza dei giudici: riteniamo però doveroso far notare ai responsabili dei funzionari la diversità di interpretazione da parte di giurie diverse. Se c’è diversità di giudizio da giuria a giuria, certo qualcuno sbaglia. Gli operatori, senza dare giudizi di merito, desiderano solo che, al pari di quanto avviene per gli arbitri di altri sport, chi sbaglia abbia almeno uno straccio di punizione. E che soprattutto, come avviene per gli arbitri, ci siano di tanto in tanto degli stages in cui si impartiscano ai funzionari direttive univoche. Sempre a proposito di giurie, la nomina di due ispettori (trotto e galoppo) per il controllo delle stesse ci sembra inadeguata all’importanza di avere garanzie circa il buon funzionamento delle stesse. Infatti un solo ispettore non potrà certo controllare nello stesso giorno molti campi. Più opportuno sarebbe tenere nell’ambito dell’UNIRE, da dove si possono controllare televisivamente in contemporanea tutti campi, una giuria nominata come quelle in funzione sugli ippodromi, che, all’occorrenza possa intervenire al momento laddove se ne ravvisi l’opportunità. Gli starter rappresentano, purtroppo, un caso a parte. Il mezzo televisivo ci dà l’opportunità di vedere tutte le corse. Ebbene si vede inequivocabilmente quante partenze irregolari avvengono in ogni giornata di corse. Con l’autostarter quasi mai tutti cavalli sono ben allineati. Che qualcuno perda la partenza, ci può anche stare: ma quando si vedono solo tre, quattro cavalli allineati e gli altri già staccati prima del lancio, significherà pure qualcosa. Per le partenze con i nastri si è arrivati al punto che per essere valide gli starter spesso disattivano il dispositivo elettronico e le danno a voce, come va, va! Lo strano è che in questi casi non si vedono punizioni per i guidatori, segno che lo starter non li ritiene colpevoli di nulla. Allora.: chi è colpevole di tali brutture? Richiamiamo l’UNIRE quindi ad una pausa di riflessione, durante la quale si affrontino e si risolvano rapidamente questi che riteniamo problemi semplici, per i quali non occorrono consulenze o pareri da parte dei Ministeri. L’ippica ha bisogno anche di credibilità, che è data da quanto “si vede”. Applicazioni univoche di circolari, pagamento premi in tempi rapidi (i soldi provengono dal gioco, che si effettua in contanti), giurie eguali nei giudizi, starter che portino “tutti” i cavalli in partenza. Poi penseremo alla burocrazia dai tempi lunghi, alle cose per le quali occorrono studi più accurati. |