(a.c.) ROMA - Dopo aver superato la discussione presso la V^ commissione Bilancio del Senato, il decreto fiscale collegato alla Finanziaria sta per affrontare la prova dell'aula.
Dopo la cancellazione di gran parte degli emendamenti presentati sull'articolo 40 dall'opposizione e la permanenza nel documento delle proposte emendative da parte del Governo, giungono le prime reazioni dei sindacati dei lavoratori dei Monopoli di Stato in merito al riordino dell'ente gestore dei giochi.
"Nonostante il passaggio in commissione degli emendamenti da noi sostenuti sul riordino dei Monopoli - ha dichiarato ad Agipronews il coordinatore nazionale delle agenzie fiscali della Cgil - Funzione Pubblica, Giovanni Serio - restiamo attenti all'esito definitivo della vicenda.
Non vorremmo ritrovarci nella condizione già affrontata nel caso dell'articolo 39 del decreto in cui erano previste assunzioni per le agenzie delle dogane e dell'entrate, ora non più presenti nel documento".
Resta il fatto che il sindacato ha segnato in commissione Bilancio due punti pesanti, uno riguardante la concertazione sul riordino, cioè la presenza costante nelle trattative del sindacato stesso, l'altra inerente la cancellazione del riferimento a una possibile trasformazione di Aams in un ente pubblico economico.
"Più generalmente la presa di posizione della commissione ci ha tranquillizzato - ha continuato Serio - daltronde il riordino dei Monopoli è qualcosa che chiediamo da tempo. In merito all'atteggiamento dell'opposizione - che in commissione ha cavalcato alcune nostre preoccupazioni relative a un eventuale scorporo delle competenze da Aams ad altre agenzie fiscali - è bene chiarire che noi ci siamo mossi nella direzione della semplificazione delle procedure: sarebbe inutile togliere ai Monopoli mansioni che riconducono a rapporti con alcune categorie (ad esempio tabaccai e gioco n.d.r.). Inoltre le verifiche invece di dimezzare, risulterebbero raddoppiate".
Sicuramente uno dei punti cardine della politica dei sindacati nel riordino di Aams riguarda il netto "no" a una trasformazione dei Monopoli in ente pubblico economico: "Riteniamo questo passaggio in commissione un risultato particolarmente positivo - ha concluso Serio - che punta comunque a salvaguardare il contratto di lavoro: rappresenta inoltre una chiave di accesso all'ampliamento delle risorse umane per la nuova Agenzia. Per sconfiggere l'illegalità, soprattutto nel settore dei giochi, abbiamo bisogno di maggiori risorse a cui sia riconosciuta una specifica professionalità o nel caso, a cui sia data la possibilità di una riqualificazione".