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(a.c.) MODENA - Dopo il "caso Esquilino", sollevato nella capitale dal gruppo di An presso il primo Municipio a causa dell'apertura di un punto vendita di gioco proprio nel centro della città, un nuovo capitolo, stavolta a Modena, sta ricalcando un analogo copione.
"L'autorizzazione per l'apertura di una sala scommesse e' competenza dello Stato - ha dichiarato l'assessore alle politiche economiche, Stefano Prampolini - ma in ogni caso il Comune di Modena ha intenzione di vigilare per evitare che queste attivita' possano disturbare una zona residenziale".
La vicenda nella cittadina emiliana ha preso avvio dopo che un consigliere del Sdi, Sergio Rusticali, ha ricevuto una serie di segnalazioni da parte di alcuni residenti della zona di via Coppi, preoccupati dalla apertura di una sala scommesse.
Dopo le segnalazioni il consigliere Rusticali ha presentato un'interpellanza presso il Consiglio, chiedendo quali misure intendesse adottare la Giunta.
La petizione, che è già stata firmata da 500 cittadini della zona, è giunta in copia anche presso il Comune, innescando la reazione dell'assessore Prampolini: "L'immobile scelto per la sala scommesse e' a destinazione commerciale e l'apertura e' consentita dalla legge - ha dichiarato l'assessore - "Tuttavia, consapevoli del disagio che l'attivita' potrebbe arrecare ai residenti, abbiamo rivolto un'istanza documentata al questore con motivato parere negativo. Al momento, non esistono motivi di irregolarita' ne' di illegittimita', e l'apertura non e' ancora stata autorizzata dal questore. L'impegno del Comune e' di monitorare la situazione: soprattutto il parcheggio, gli assembramenti di persone, il rumore e la pulizia della strada".