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Agipro: Riordino Aams: "necessario avviare concertazione con le parti sociali"  
Autore: unagt
Pubblicato: 12/10/2007
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AGIPRONEWS: Pubblicato il 12 ottobre 2007 ore 11:10


RIORDINO AAMS, THALER (AUT.): "NECESSARIO AVVIARE CONCERTAZIONE CON LE PARTI SOCIALI"
 
(a.c.) ROMA - Serrata discussione, ieri, presso la VI commissione finanze e tesoro del Senato in ordine al decreto legge collegato alla Finanziaria 2008, che ha visto il suo avvio con il parere della senatrice Helga Thaler Ausserhoffer (Aut.), relatrice sul disegno di legge n. 1819.
Com'è ormai noto, sono sostanzialmente due le norme che riguardano da vicino il comparto giochi: una riguarda la proroga per la gestione del SuperEnalotto, sino al completamento della gara per il rinnovo della concessione, mentre l'altra mira alla trasformazione dell'attuale Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, in un'Agenzia fiscale.
Il confronto in commissione, a cui erano presenti i sottosegretari dell'economia e delle finanze Alfiero Grandi e Mario Lettieri, è partito, come anticipato, dall'intervento della Thaler Ausserhoffer che ha espresso "condivisione" intorno alla ipotesi di trasformazione di Aams. La stessa esponente del gruppo per le Autonomie ha inoltre sottolineato la necessità di avviare "Un metodo di concertazione con le parti sociali e di prevedere inoltre anche l'espressione del parere parlamentare sui decreti di partecipazione. Ma il nodo centrale del dibattito intorno al riordino dei Monopoli riguarda senza dubbio la natura che la nuova Agenzia andrà ad assumere: ente pubblico economico o ente pubblico non economico?
La differenza, come sottolineato dalle organizzazioni sindacali, consiste nel fatto che se Aams divenisse un ente pubblico economico acquisterebbe, sì, maggiore autonomia, ma andrebbe incontro anche ad un processo di "privatizzazione" che inciderebbe, ancora a detta delle sigle di categoria, sulla gestione dei contratti di lavoro. Su questo punto la Thaler ha richiesto "un maggiore approfondimento".
 
Sull'ultima questione sollevata dalla senatrice Thaler è intervenuto Antonio Girfatti Dca-Pri-Mpa) che proposto di integrare il parere della relatrice, specificando che l’organismo di nuova costituzione non deve avere natura commerciale.
A fornire una risposta immediata è stato lo stesso sottosegretario Grandi il quale ha dichiarato di non poter accettare la proposta mossa da Girfatti poichè "essa significherebbe aver gia` adottato una scelta definitiva". Il sottosegretario ha inoltre confermato che il Governo intende affidare a una società di consulenza "il compito di elaborare una proposta sulla riorganizzazione dell’Aams".
Fortemente critico riguardo alla presentazione da parte del Governo della trasformazione dei Monopoli, Maurizio Eufemi (Udc), che ha ritenuto il quadro informativo "impreciso e lacunoso".
Ha chiuso la discussione sulla riorganizzazione di Aams la senatrice Thaler che è tornata a chiedere il confronto diretto con i sindacati, sottolineando inoltre come le proposte sin qui mosse intorno alla natura della futura Agenzia siano, al momento "ipotesi allo studio del Governo".
 
Il 10 ottobre scorso le organizzazioni sindacali Fai - Cisl, Pf Cgil e Uil Pa Monopoli dell'Aams sono state ascoltate in audizione dai membri della commissione finanze della Senato: al centro del confronto la riorganizzazione dei Monopoli di Stato, argomento al vaglio delle commissioni competenti e contenuto nel decreto fiscale collegato alla Finanziaria 2008. In quell'occasione le sigle di categoria hanno redatto una nota congiunta nella quale hanno criticato fortemente il 'modus operandi' del Governo, reo di non avere avviato per tempo le consultazioni con le parti sociali in vista dell'approvazione del decreto (art. 40). I sindacati, pur condividendo nella sostanza l'ipotesi di trasformazione dell'ente gestore dei giochi in Italia, hanno rilevato come il riordino sia comunque legato a "precise garanzie di autonomia gestionale e di bilancio, di unitarietà dell'azienda e di ridefinizione degli organici e dei trattamenti economici". La nota congiunta le organizzazioni sindacali concludeva respingendo con forza la possibilità di trasformazione dell'Aams in Ente Pubblico Economico, fatto questo che potrebbe comportare "la privatizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti".       
 
 Un "no" alla possibile consulenza di una società esterna nella formulazione di un'ipotesi di riordino dei Monopoli giunge dal coordinatore nazionale delle Agenzie fiscali della Fp Cgil, Giovanni Serio. Benchè non possa essere considerato un "no" perentorio, fornisce comunque un'indicazione di massima sul clima in merito al riordino di uno dei pezzi della Pubblica Amministrazione.
"Credo - dichiara Serio ad Agipronews - che sarebbe meglio fare a meno di questa consulenza. Già nel passato situazioni di trasformazione e riordino come questa sono state gestite attraverso la concertazione e il confronto".
In assenza di reali pregiudiziali sul metodo scelto dal Governo per riorganizzare l'Aams, restano sul terreno alcuni punti considerati critici dai sindacati: "Non comprendiamo - ha proseguito Giovanni Serio - come avverrà lo scorporo di alcune funzioni dell'Amministrazione, che a nostro avviso non produrranno alcuna semplificazione nel servizio reso ai cittadini: pensiamo ad esempio al fatto che i Monopoli oggi svolgono contemporaneamente la raccolta delle accise per i tabacchi, il rilascio delle licenze per le stesse tabaccherie e si occupano delle concessioni relative ai giochi che spesso sono proprio situati in queste strutture".
Le maggiori preoccupazioni continuano ad addensarsi sulla natura futura che l'Aams assumerà.
 
"Anche in merito alla trasformazione dei Monopoli in Ente Pubblico Economico, siamo critici: nel caso di Aams i risultati ci sono stati e sono evidenti, così come ricordava solo ieri il direttore generale Giorgio Tino. L'esperienza del Demanio dovrebbe insegnare a tutti qualcosa. Se l'intento è quello di dare mano libera sul mercato alla nuova Agenzia si può semplicente modificarne il regolamento".
Tra le criticità che il sindacato continua a sottolineare nel corso degli incontri con il Governo, permane la grave insufficenza di organico: "Quel che ci chiediamo da tempo è come sia possibile mettere in pratica una politica di contrasto all'illegalità, quando i Monopoli si trovano a gestire su 17 strutture regionali 1.470 dipendenti, di cui un 1/3 dislocati a Piazza Mastai".
Intanto, visti i tempi di approvazione del decreto fiscale (fine novembre), i sindacati di categoria hanno richiesto un incontro con il viceministro Vincenzo Visco e con il sottosegretario Alfiero Grandi che potrebbe tenersi a fine mese.
 
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