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Prima pagina: E-mail ricevuta da Palombarini avv. Sergio  
Autore: unagt
Pubblicato: 2/10/2007
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Pubblichiamo la e-mail, ricevuta dall'avv. Sergio Palombarini, in merito all'articolo pubblicato in data 14.9.07 sul sito unagt.it:

Sent: Monday, October 01, 2007 11:57 AM
Subject: Unagt - Contattaci


SERGIO PALOMBARINI ha inviato le seguanti informazioni:
E-mail sergio.palombarini@libero.it
Località Studio Legale Palombarini, Bologna
Commenti

                                             Spettabile
> Raccomandata a.r.             U.N.A.G.T.
Anticipata via mail               Via dei Piccolomini 2
                                              20151 Milano

CON RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE SUL SITO www.UNAGT.IT

Bologna, li 30.09.07
Oggetto: Scuderia Bolgheri s.r.l. / U.N.A.G.T.

In nome e per conto di Scuderia Bolgheri s.r.l. e del sig. Jean Pierre
Dubois faccio riferimento a tutta la pregressa corrispondenza, e prendo
atto di quanto da Voi pubblicato sul Vostro sito internet sotto la rubrica
"TG Comitato 14.9.07" con il titolo "Rispondiamo all'avvocato Sergio
Palombarini".
I miei assistiti notano con soddisfazione che secondo la S.V. in Italia
esiste il principio, costituzionalmente sancito e tutelato,  della (cito
il testo da Voi redatto) "presunzione di innocenza sino all'accertamento
con giudicato della responsabilità" e che "nessuno va demonizzato o
criminalizzato".
Proprio in base a quanto da voi correttamente proclamato, risulta vieppiù
la natura ingiuriosa del termine "malefatte" (in grassetto) da Voi
attribuito ai miei clienti nel "TG Comitato 5.9.07", che "c'è da
augurarsi" (sempre secondo Voi) che "questa iniziativa smascheri" (in
grassetto ancora una volta).
Tutto ciò, scritto e rappresentato in tali termini, mal si concilia con il
 principio di presunzione di innocenza, che Voi mostrate di conoscere;
anzi, si va nella direzione opposta.
Ma vi è di più.  Ribadisco che la Scuderia Bolgheri s.r.l. ed il sig.
Dubois non sono a conoscenza di alcuna indagine penale condotta da una
Procura della Repubblica italiana: tale circostanza viene da Voi riportata
negli articoli apparsi il 4, il 5 ed il 14 settembre: mai, neppure da
ultimo, viene indicata quale sia la Procura della Repubblica cui ci si
riferisce, né per quale fattispecie delittuosa si procederebbe, né nei
confronti di chi.
Rispetto a ciò rinvio a quanto già scritto in precedenza: ritengo
scorretto riportare una notizia del genere in maniera ripetutamente vaga,
generando quindi ogni possibile tipo di illazione.
Resta poi inteso che, qualora invece nessuna indagine fosse in corso da
parte di un organismo giudiziario nei confronti dei miei assistiti, ma
eventualmente  si fosse unicamente in presenza della presentazione di un
"esposto" da parte di soggetti attualmente da Voi non indicati, allora il
Vostro comportamento sarebbe ancora più grave ed illegittimo.
In ogni caso, sottolineo la curiosa contraddizione tra gli articoli del
5.9.07 e quello del 14.9.07: nel primo, come detto sopra, la non meglio
precisata "indagine giudiziaria" ci si augurava (da parte Vostra) che
avrebbe "smascherato" le presunte "malefatte" dei miei assistiti; mentre
nell'articolo del 14.9.07 sostenete che "magari finirà con un decreto di
archiviazione", ossia il provvedimento che il giudice emette quando
l'accusa non ha alcun fondamento.
E veniamo finalmente al merito "ippico" della vicenda.
Scopriamo dal Vostro articolo del 14.9.07 che il "caso Dubois", come Voi
lo definite, quello per il quale avete lungamente scritto di "saghe",
"malefatte", "indagini giudiziarie", "lupi perdono il pelo.", ecc.,
consisterebbe, oltre che nella inchiesta (?) di cui sopra, in una vicenda
(forse di non vitale importanza per l'ippica italiana) da Voi appresa
mediante la lettura di un trafiletto della Gazzetta dello Sport del
18.8.07, che riportate integralmente nella Vostra risposta del 14.9.07: da
tale breve articolo sembra di capire che il cavallo L'Arpege della
Scuderia Bolgheri sia stato indicato nel campo dei partenti di una corsa
nei U.S.A. come Larpege, senza apostrofo. Penso che ogni commento sul
punto sia superfluo.
Ritengo invece importante segnalare conclusivamente alla S.V. quanto
segue.
Jean Pierre Dubois oramai da anni viene individuato in tutto il mondo come
uno dei più importanti e qualitativi personaggi dell'intera ippica, che si
parli di trotto, galoppo, od ostacoli, tanto da meritare pubbliche
onorificenze.
Egli ha dedicato la intera propria esistenza allo sviluppo dell'ippica
europea e non solo, avendo come obiettivo sempre ed unicamente la qualità
e lo spettacolo, ossia i due unici concreti elementi in grado di dare
sviluppo e pubblico ad una disciplina sportiva.
Da sempre opera solo ed unicamente grazie al proprio lavoro giornaliero,
con la collaborazione di figli e nipoti, così creando importanti realtà
aziendali.
Egli merita quindi grande rispetto ed ammirazione per quanto ha fatto per
l'ippica; fermo restando il diritto di ognuno di manifestare il proprio
pensiero e le proprie opinioni, purchè sempre nel rispetto della verità,
della oggettività, e della rilevanza pubblica dei fatti riferiti, nonché
dell'immagine e dell'onorabilità delle persone fisiche e giuridiche cui ci
si riferisce.
Tutto ciò premesso, confermo che la Scuderia Bolgheri ed il sig. Dubois
valuteranno ogni eventuale possibile contromisura legale al fine di veder
tutelate le proprie ragioni.
Distinti saluti.

Avv. Sergio Palombarini

 
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