GALOPPO DA NON CREDERE Brocco mondiale zero vittorie dopo 125 corse Record assoluto a Portorico Dona Chepa supera Ouroene un’australiana degli anni 80
MICHELE FERRANTE Se Dona Chepa fosse stata un cavallo giapponese, ora sarebbe un altro eroe nazionale addirittura più famoso di Haru Urara, la 8 anni che fino al 2004 ha fatto impazzire popolo, giornali e Tv, concludendo la sua straordinaria carriera di perdente professionista con 113 corse senza lo straccio di una vittoria. Famosa, Haru Hurara, perché il giapponese medio si identificava con la caparbietà, sua e del suo team, di non mollare mai nella speranza che prima o poi il gran giorno arrivasse. Invece a Portorico, Dona Chepa è conosciuta nel ristretto ambito delle corse nonostante abbia stabilito il nuovo mondiale assoluto della categoria, completando per la 125a volta la sua fatica con almeno un avversario davanti sul traguardo. Ora è finalmente primatista solitaria, essendosi liberata dell’ingombrante presenza dell’australiana Ouroene (a quota 124), attiva dal 1976 al 1983 e capace di realizzare solo due secondi posti, sette terzi e un incredibile bottino pari a 145 dollari americani. Dona Chepa (il nome è mutuato da una Telenovela degh Anni 70) in confronto è un fenomeno con i suoi 13.000 dollari scarsi, frutto di diversi piazzamenti fra i quali un clamoroso secondo posto a pochi centimetri dal primo, nel maggio del 2003. La grande passione popolare per i perdenti di professione, si contrappone alla frustrazione di proprietari e allenatori per nulla rassegnati all’idea di non vincere proprio mai. Compresi quelli del primatista europeo, il saltatore Quixall Crossett che è tuttora una celebrità assoluta in Inghilterra. Disse basta il 18 novembre 2001 con 103 batoste sul groppone, mentre Dona Chepa sembra destinata ad allungare la serie. Intanto si gode il primato, stabilito a Canovanas sulla pista dell’ippodromo Camarero, dedicato al cavallo portoricano più famoso (Camarero appunto), detentore del primato mondiale assoluto di vittorie consecutive: esattamente 56 negli Anni 50.
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