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La Gazzetta dello Sport: Equinox nel club dei magnifici 5 (19.9.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 19/9/2007
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Domani ripartirà verso casa, intanto il successo di Toronto lo ha lanciato nella storia del nostro trotto
Equinox nel club dei magnifici 5
Varenne, Delfo, Dosson e Dracma gli altri campioni italiani che hanno vinto in America

MATTEO PIERELLI
La doppietta Breeders Crown-Maple Leaf di Equinox Bi a Toronto ha tutti i connotati dell’impresa. Il legame tra il nostro trotto e quello nordamericano è intenso: in tanti hanno provato l’avventura, ma i successi interamente italiani (nascita, allenamento e proprietà) si contano sulle dita di una mano.
Quello di Equinox, è stato il quinto trionfo tricolore Oltreoceano. Il primo, storico, fu quello del 27 agosto 1952, quando Dracma, guidata da Fausto Branchini, vinse al Roosevelt Raceway di Long Island una prova embrionale dell’International Trot, la grande classica nata sette anni dopo per mettere a confronto l’allevamento americano e quello europeo.
Proprio l’International Trot divenne per noi mitico il 23 luglio 1977, una data indelebile per tutto il movimento. Delfo, con in sulky l’inarrivabile Sergio Brighenti, trionfò in 1.16.9 davanti a Bellino II mandando in delirio la piccola colonia italiana che lo appoggiò al totalizzatore (10,30 contro 1 la sua quota). Il giorno dopo, in Italia, i telegiornali aprirono con le immagini della corsa.
Indimenticabile fu anche la vittoria, nel 1974, di Dosson nella Challenge Cup (la rivincita dell’Intennational Trot): l’allievo di Giancarlo Baldi sconfisse Delmonica Hanover. Dosson portava i colori di Biasuzzi come Equinox Bi, diventato a tutti gli effetti l’erede di Varenne proprio «sfondando» oltreoceano, dove ha trovato una dimensione planetaria.
L’esordio a stelle e strisce del campionissimo è datato 28 luglio 2001: nella Breeders Crown del Meadowlands di New York stritolò gli avversari all’allora mondiale di 1.09.1. Poco dopo, il 22 settembre 2001, il più forte trottatore di tutti i tempi vinse il Trot Mondial di Montreal, dove l’anno successivo, stremato da un infortunio, avrebbe chiuso amaramente la carriera, battuto da Fan Idole e poi squalificato per essere entrato nei paletti.
Equinox Bi oggi parte dal Canada e domani arriverà ad Amsterdam, dove troverà un van che lo riporterà nel suo box di Mirano, in provincia di Venezia. Non lo rivedremo in pista fino a dicembre, quando comincerà la preparazione in vista dell’Amérique, ultima corsa della sua carriera. Intanto, però, è entrato nella galleria dei magnifici cinque che hanno vinto in America. E da qui non lo toglierà nessuno.

 
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