DOMENICA SERA IL PRIMO APPROCCIO CON LA SESSIONE ANACT
Selezionata con il fiasco dei fischi
La partenza dell’Asta Anact ha tutto sommato confermato il principio già emerso venerdì sera con la sessione dell’Its. Un risultato che propone il dato negativo il calo di circa il 15% del prezzo medio, ma che nel vo lume complessivo ricalca quello di dodici mesi fa, Dati che vanno letti e analizzati, che propongono un’evoluzione del mercato degli yearling, che merita due considerazioni preliminari, Innanzitutto il catalogo della serata, contrariamente a quello dell’anno scorso, non è sembrato rappresentare il massimo possibile. Le scelte sono state delegate stavolta ai singoli allevatori che in qualche caso hanno preferito utilizzare lo spazio nella sessione notturna per proporre puledri di ottima genealogia ma con qualche difetto morfoogico. Fatto che in un contesto come quello attuale ha provocato qualche flop. C’è poi stato il freno della rigidità nei pagamenti, testimoniato dai dati che arrivano dalle Aste e che dicono che, in presenza di una richiesta di paga mento diretro”, quindi non di lazionato, c’è stata una maggior difficoltà a vendere.
Due fattori che, se da un lato possono proporre un’immagine di difficoltà del comparto, dal l’altra propongono invece un quadro sempre più reale delle vendite, che spesso e volentieri negli scorsi anni erano apparse gonfiat& da una mancanza di seIezioe preliminare da parte degli acquirenti e soprattutto da una flessibilità eccessiva nelle forme di pagamento, fattore quest’ultimo che provocava corse all’acquisto senza logica.
L’impressione è che, visti anche i provvedimenti annunciati dall’U nire mercoledì scorso, si vada verso una divisione ancor più netta del mercato e, forse, verso i rifiuto da parte degli acquirenti d quella fascia di prodotti che non presentano garanzie. compraton sembrano essersi indirizzati su tipologie ben precise di yearling. Prima di tutto puntando su quelli che presentano genealogia alla moda o di grande so lidità e all’interno di questo am bito si è creata un’ulter’ore se,ezione, scartando quell’ cfrhe presentano modeiri non perrfetti. E questo può essere solo urn bene
nella logica di lim’tare la ssovrap produzione, F’n’scono infatti quegli incentivi a pioggjia che rendevano comunque falssamen te appet’bile qualsiasi cosa avesse almeno quattro gambee con il m’raggio di un rientro econo mico garantito da un piano as sistenzialistico, A partire dal 2008 b’sognerà vincere con le proprie garznbe per guadagnare (ma un cavallo che avrà diritto al su perbonus incasserà per sé e per i meno forti della scuderia, sei per la precisione) e gli acqu’renti hanno dimostrato di averlo capto... Almeno quasi tutti, visto che l’a pertura della sessione d’asta è stata caratterizzata dai fischi provenienti da una parte della platea indirizzati al Presidente del!’
Roberto Brischetto.
Una contestazione annunciata, strumentale ed evidentemente ben pilotata, che ha preso io spunto dall’accettazone da parte di Brischetto di provved menti che d’altra parte i più hanno considerato irr’nunciabili e ndif fer bil. Un atteggiamento come spesso accade per nulla costruttivo, dovuto a una delle sci te battaglie intestine di questo folle settore, su un punto che del resto è impo5sibile contestare, quello dell’indirizzo deciso verso la qua lità. E se da una parte si è assistito a qualche dissertazione abba stanza poco plaus’bile avente no me oggetto ‘I cont’nuare a far pagare ad altri, dentro e fuori l’ippica, il diritto a vita ad essere sempre e comunque assistiti, da - l’altra va sottolineata carne la stragrande maggioranza degl operatori si s’a resa conto, at traverso un supporto concreto alle decisioni de Commissario presente all’asta, che ègiuntoi momentodi cambiare rotta e di prendere decisioni sere anche se magari mpopa ari, Contestare come hanno fatto signori col fischietto, s’gn’fica di fendere quella politica, condivisa soprattutto dai fornitori ben individuati degli stess’, che è stata attuata negli u timi anni e che ha portato tutto il settore al tra
collo. MT