C’è un futuro? Melzi ci crede Bilanci dell'Unire, montepremi adeguato e rilancio tecnico, le carte del commissario
NICOLA MELILLO ROMA Un anno di rigore che ha portato i suoi frutti. L’ippica italiana si è specchiata ieri al Ministero delle Politiche Agricole scoprendo che il lavoro è basato su un progetto ben chiaro e il polso fermo paga. È STATO FATTO Il ministro Paolo De Castro e il commissario Guido Melzi d’Eril hanno tirato le somme di un anno di commissariamento. De Castro: «Abbiamo potuto firmare i bilanci del 2005 e 2006 e quello preventivo del 2007, grazie anche a un contributo di 15 milioni del Ministero che vogliamo resti straordinario. Ora il montepremi di 220 milioni potrebbe salire, in attesa che entrino a pieno regime i nuovi punti vendita, con le entrate delle scommesse sui 407 milioni. Si può ipotizzare entro il 2010 un montepremi portato a 225 milioni». SI FARÀ Melzi d’Eril: «Il rigore sarà economico ma anche sul doping: faremo controlli a sorpresa anche nei centri di allenamento. E pubblicheremo l’elenco dei cavalli positivi, come in tutti gli sport e come si usava fino a qualche anno fa. Allo stesso tempo garantiremo tempi più stretti di giustizia sportiva. Entro il mese il generale Pietro Lazzaro e Lorenzo Camuffo saranno nominati responsabili del controllo e aggiornamento dei commissari. E il calendario 2008 è già pronto. Si tratta di limare qualcosa, ma sarà pubblico in tempi brevissimi. Garantisco un montepremi maggiorato per i gran premi del trotto, a partire dal Derby a un milione. Il maggior costo dei GP sarà di 2 milioni e mezzo, provenienti anche dalla cancellazione del premio all’allevatore per le corse con dotazione inferiore ai 2.800 euro: va garantita la selezione della razza. Dal 2008 via al premio aggiunto ai proprietari dei migliori cavalli (i 100 più ricchi n.d.r.). E dal 2008 tornano le iscrizioni delle corse a pagamento: ti iscrivi solo se vuoi far correre il tuo cavallo, non a caccia del numero buono».
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