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Agipro: In Senato progetto di legge dell'Ulivo sul gioco problematico  
Autore: unagt
Pubblicato: 3/8/2007
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AGIPRONEWS: Pubblicato il 2 luglio 2007 ore 11:20

GIOCHI&POLITICA: IN SENATO PROGETTO DI LEGGE DELL'ULIVO SUL GIOCO PROBLEMATICO
 
(a.c.) ROMA - Un nuovo progetto di legge in Senato a sostegno delle dipendenze comportamentali e delle persone con problemi di gioco. Questo in sintesi il contenuto della proposta di legge presentata nella giornata di ieri presso il Senato da Emanuela Baio (Ulivo) insieme ai cofirmatari Paola Binetti (Ulivo), Marco Follini (Ulivo), Benedetto Adragna (Ulivo), Antonino Papania (Ulivo), Luigi Bobba (Ulivo), Gianpaolo Silvestri (IU-Verdi-Com). Il progetto riporta come titolo "Misure a sostegno delle dipendenze comportamentali e del gioco d'azzardo patologico".  
NEL PROGETTO DI LEGGE PREVISTI NON SOLO AIUTI PSICOLOGICI
 
Il nuovo progetto di legge presentato in Senato dal Emanuela Baio (Ulivo) a sostegno delle dipendenze comportamentali e delle persone con problemi di gioco parte dal dato che, ad oggi, circa l'80% della popolazione italiana adulta gioca (Lotto, SuperEnalotto, Scommesse sportive e ippiche, Gratta e vinci, Bingo, Totocalcio…), un passatempo che però, per il 4% della popolazione, si trasforma in una vera e propri patologia.
Il problema è tanto più rilevante a seguito della massiccia diffusione di Internet e dei cosiddetti ‘casino’ virtuali’. La pericolosità di tale fenomeno – come si legge sul documento presentato in Senato – risiede nel fatto che “il giocatore on line, soddisfacendo il desiderio di sentirsi svestito dal pregiudizio sociale negativo che accompagna i frequentatori di casinò, libero, nella comodità dei suoi spazi, di scommettere 24 ore su 24, può incorrere ad un uso incontrollato e inopportuno del gioco on line”. Il nuovo progetto di legge si pone dunque l’obiettivo di prevenire, curare e riabilitare i soggetti affetti da dipendenze comportamentali e in particolar modo i soggetti affetti da gioco d'azzardo patologico.
Una volta accertata la presenza di un disturbo di tipo patologico nel giocatore, il progetto di legge contempla la possibilità di “accedere alla cura in ambulatori ad hoc individuati all’interno dei Dipartimenti di Salute Mentale già presenti sul territorio. Inoltre si è ritenuto opportuno garantire il gratuito patrocinio e l’assistenza legale al fine di definire un piano di risanamento del debito, per tutti coloro che affetti dal gioco d’azzardo patologico, abbiano contratto debiti e siano caduti nella rete della microcriminalità”.
Si prevede inoltre l’attuazione di una campagna informativa che sensibilizzi i cittadini, già da giovanissimi, sui rischi che si incorrono anche attraverso l’uso smodato di attività ludiche, l’istituzione di un osservatorio nazionale in grado di monitorare e maggiore, in tema di fattori di rischio, estensione, rilevazione, diagnosi e trattamento delle dipendenze comportamentali e del disturbo da gioco d’azzardo patologico. Infine, l’art. 10 del progetto di legge ne prevede la copertura finanziaria.
 
BAIO (ULIVO): "APPROCCIO SANITARIO AL PROBLEMA DEL GIOCO PATOLOGICO"
 
In vista della chiusura dei lavori parlamentari, non poteva passare inosservato nel settore dei giochi, il Disegno di Legge firmato da Emanuela Baio (Ulivo) che riporta prepotentemente a galla il problema del gioco problematico. "L'approccio dato a questo Ddl - ha dichiarato ad Agipronews a Emanuela Baio - è volutamente sanitario e parte da alcuni presupposti statistici. In Italia i giocatori, forti o deboli che siano, sono circa l'80% della popolazione; di questi circa il 4% incappa in problemi di dipendenza dal gioco. Un'altra considerazione che è alla base del progetto riguarda le strutture per il recupero delle persone che hanno problemi con il gioco: al momento non esistono servizi pubblici. Esistono invece esperenze di un certo valore su tutto il territorio nazionale".
Il gioco e il giocatore sono cambiati nell'essenza, e questo comporta una tipologia di intervento rispetto al passato: "Chi come me aveva un'idea un pò 'romantica' del giocatore d'azzardo, oggi deve fare i conti con i cambiamenti epocali che hanno coinvolto anche il gioco. Alla luce di questo, oggi si deve fornire un'altra definizione del gioco d'azzardo. Anche il sostegno che lo Stato deve fornire alle persone con questo tipo di dipendenza deve essere diverso, e comprendere, ad esempio, accordi con le strutture territoriali pubbliche (Serd), la gratuità del servizio e al tempo stesso, il sostegno alle famiglie". Tra le iniziative che la parlamentare dell'Ulivo auspica, c'è una campagna di informazione con spot televisivi di carattere sociale che aiutino le persone a venire allo scoperto, e se possibile, a intraprendere un cammino terapeutico di recupero.
 
 
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