DOMANI A FOLLONICA
Sfida di driver
Meglio Bellei
o Gubellini?

Lo sport è da sempre il terreno preferito per le rivalità dialettiche. Da Coppi e Bartali, a Rossi e Biaggi, passando per Benvenuti e Mazzinghi o Rivera e Mazzola. Chiunque sia appassionato di una qualunque disciplina ha sempre avuto il suo bel dualismo da sostenere nei bar, sui giornali e magari in televisione.
ENRICO O PIPPO? L’ippica, e soprattutto il trotto, in questo senso non è certo un’isola felice (o infelice, fate voi). Dai cavalli — Tornese contro Crevalcore, Top Hanover contro Timothy T — ai guidatori: Brighenti-Vivaldo Baldi, Casoli-Baroncini, Mazzarini-Bottoni, tanto per fare qualche nome. Oggi, se vi recate in un qualunque parterre di ippodromo di trotto o in un’agenzia ippica chiedendo quale sia il guidatore più forte in circolazione le risposte si divideranno principalmente tra due nomi: Enrico Bellei e Pietro «Pippo» Gubellini. È così da anni e probabilmente sarà così anche nel prossimo futuro. Nel 2007 ci sono stati 58 confronti diretti: 30 volte è finito davanti Bellei, 28 volte Gubellini. La loro percentuale di vittorie è stratosferica, 35,73% per il toscano, 30,93% per il milanese.
SORPASSO? Lo scorso anno i duelli finirono in assoluta parità (93-93) mentre in questa stagione c’è un altro dato in controtendenza: la percentuale di piazzamenti tra il secondo e il quinto posto è altissima per entrambi ma con Gubellini inaspettatamente, e forse per la prima volta, avanti (38,53% contro 37,32%). Quasi avesse imparato a essere più riflessivo, lui che era noto per puntare sempre e comunque al massimo risultato anche a costo di buttare via qualche piazza.
FATTORE SORTEGGIO Il duello torna di grande attualità visto che i due saranno protagonisti domani sera nel Gran Premio Città di Follonica, prova del circuito classico dei quattro anni. Solo che una volta tanto il sorteggio si è divertito a confondere le caratteristiche di entrambi. Il riflessivo, maniacale, calcolatore Bellei dovrà correre presumibilmente all’arrembaggio con Gorniz visto che partirà dal sei— che all’ippodromo dei Pini significa all’esterno di tutti — mentre l’estroverso, impulsivo, inventore Gubellini dovrà difendere la posizione allo steccato, centellinare le frazioni e sfruttare al massimo ogni millimetro di vantaggio assegnatogli dal sorteggio con il numero uno.
LA TERZA VIA Giochi già fatti allora? Non ci giureremmo anzi, mai come in questa occasione gli scommettitori si divideranno in due partiti. Anzi, forse tre perché questa volta c’è anche il terzo lato della medaglia. Chi ci assicura, infatti, che i due non finiscano per concedere spazio a un rivale? Magari a quel Ghiaccio del Nord che a Roma nel Triossi ha corso contro natura volendo tentare lo strappo iniziale, ma che questa volta torneràaunatatticapiù attendistica. Oggi come oggi il cavallo guidato ancora una volta da Roberto Vecchio- ne vale almeno una quota da 4 contro uno. Se poi cercate il botto, un po’ come quello di Equinox Bi giovedì sera a San Siro nel Premio Unire, allora Gaston Bi o Gerus Rob sono i nomi che fanno per voi. Si giocheranno a partire da 8 a uno in su. Vi sembra poco?