Alla ricerca delle risorse Proprietari del galoppo passione al capo/inea? PAOLO ZAMBELLI «Vogliamo che il nostro ruolo di proprietari sia considerato come attività di impresa che subisce gli effetti del mercato» LUIG COLOMBO Pao o Mafa Zambelh, presidente Unione Nazionale Propnetan Cavalli Purosangue ch ede un intervento de}fJlTI e un confronto sui problem piu urgent. Il problema del montepremi «Occorre al più presto che Unire proponga una rforma legislativa che ancon a determinazione de montepremi ad una percentuale su araccotade e scommesse ppche Vog amoche il nostro ruolo di proprietan sia cons derato come attivtà di impresa che subisce g effett del mercato, altrimenti non è possibile da parte nostra programmare gli ìnvest menti», Ma un proprietario di purosangue si diverte e guadagna? «Guadagna solo se ha a fortuna d trovare il cavallo da Gran Prem’o,altrimenti è sempre in pass’vo. Le statist’che d cono che solo una percentuale che varia dal 3% a 50/» dei cava da corsa alga oppo è ‘n grado di fare pareggiare i cont a propnetar’». E allora perché lo fate? «Per passione e come tutte le passioni anche quella per i cava ha un costo. Ci vorrebbe un pa di moralizzazione: se ten amo in scuderia d pendent n rego a ci costa un sacrif cc mac dà più forza. Quando abbiamo ch etto il passagg o sotto I agricoltura abbiamo dovuto constatare che la percentua e d dipendent n regola era r dotta a’ m nim’ term ni. Ci vuole da parte di tutti p’ù r spetto per le rego e, certezza del a pena e mmcd atezza della sanzione e bisogna rendere pubblica con tempestTità ogn decis ore Ma è altrettanto mportante a certezza de dir tto alla correspons one de prem per tutti coloro che operano nella legalità». Lippica in tv Vi soddisfa? «Vog atto essere maqqormente coinvoti perché s’amo titoari dello spettacolo de e corse con nostri cavalli. Occorrono ‘mmagini di qualità e la definzone d un “pal nsesto ippico ‘n grado di offr’re il meglio differenzando e corse secondo a loro importanza e l’ippodromo che e ospita». Quale rapporto con l’UNIRE? «L’Unione Proprietari,insieme alle assoc azioni de fantin Uif e Anf all’Anap (Assoc azione a levtori), al Agr (Assoc az one gentiemen rider) ha costituito un Comitato Tecnico presieduto da veterano dei fantin Giuseppe Molten per stud’are i prob cm’ delfipp ca e fare proposte. A sua volta I Un re ha costituito un Comitato Tec n coformato da un gruppo di esperti a supporto delle att’vità di competenza. Noi vog amo un serio confronto tra i due Com’tati per t’ovare soluzioni a var probiernr».
ISABELLA BEZZERA Allevatori certezze cercansi ma prima viene lo sviluppo
«Siamo in un limbo in una zona grigia. Aams deve fare in fretta, portando a regime la nuova rete e lanciarla con tanta pubblicità» MARCO TRENTINI «Siamo nun mbo,inunazonagr’g’a, dal a qua e bisogna usc re al p’ù preSto, E bisogna faro acquistando slan cia» d’ce Isabella Bezzera, Presidente degli al evatori del galoppo, che dopo sei mesi da l’in zio di questo 2007, anno giudicato “di transizone”, vede ancora Ppp’ca PIÙ vicina al a r’va vec chia che al punto di arrivo « I problema ed’ struttura, non di numeretti, non di lit’gi per un piatto di lent cch e. s stema deve r’partire se vogliamo che c’ siano le risorse, perché se tutto rimane come ogg’ non possiamo cer te pensare di Incrementare le entrate, che poi è I un co modo per aumentare il montepren’ i e tutto il resto». 1° luglio avrebbe dovuto essere a data della pr ma svolta, coni entrata in funzone della nuova rete disegnata dal Decreto Bersani, ma a oggi a nuova non c’è ancora tanto che per coprire i buco la vecchia è stata prorogata d’ tre mesi... «Meno ma e, anche se va detto che que li ‘in pro toga” non avranno certo voglia di lavorare al massimo visto che dovrebbe cambiare tutto. Cè una en tezza esasperante n tutta questa fase, che non giova certo allJi1 e a noi, i terminali ultimi di queHo che succede. Forse ad i.a, e magari anche in certe stanze dei M n’steri, non hanno ancora capito che ‘Ippica non è solo quella che si vede negli ippodrom’, che alle sue spalle c’è un sistema agricolo che comprende mig iaia di ettari di terreno e tanto lavoro, diretto o dell’indotto». Niente formule, ma un cambio deciso e rapico, insomma.,. «A momento non avrebbe senso avere una fetta un po’ più grande di una torta che sta rschiando di diventare sempre più p ccola, rischieremmo solo di trovarci a spartire le briciole fra qua che temp0. Se non si guarda a lo sviluppo non si va da nessuna parte e servono que le cose del e qua i si per a da tanto, troppo tempo. Cose semplic r’petute mi le volte da no e da F11 tante vo te che quasi c’ si stufa di contnuare a hpetele. Ai oa paliamo con Aams d questa nuova rete che a momento è ancora, purtroppo, solo un”potesi visto che esiste solo sulla carta. E per amo del ‘ut izzo de la nostra rete, quella delle agenzie e deg i ippodromi che oggi è nvasa da tutt’ i tipi d’ gioch’ e dalle sot ma cn’nes senza cne noi, che abbiamo contr’bu’to a crearla, ne abb amo un minimo beneficio, Parliamo anche con Aems e il Governo del enorme costo delle scommesse ippiche, dalle qual’ lo Stato e anche l’ippica in cassano poco e che non sono p0 appet bil’ per giocatori, soprattutto quell’ più importanti che hanno a d spos’z’one altr’ mezzi per pazza re le loro scommesse e che scelgono na turalmente quello più remunerativo per loro, E parliamo anche de la assoluta necessità di una campagna promozionale che ci presenti a la gente. In questi giorni ho visto que a, anche molto carna, per il Gratta e Vinci, ma continuo a non avere alcun riscontro su eventuali pubbicità per I” pp ‘ce». ippica [uori, o’quasi, dai grand’ giochi e qu’ndi con un ruoo marg’nale nel panorama nazionale. «Siamo in un ango mo anche perché Aams fa i conti e da quest’ si vede che a o Stato rendiamo molto meno di a tn g och’. Ma se il Gratta e Vinci cala non vengono coinvolte migl’aia di famigl’e. I lavoro che c’è al e spal e è que o delle cart’era ede la tipografia che stampa tag ‘andi. Nell’ippica, ed è quel o che dobb amo arrivare a far capire, oltre al e ripercussioni dirette su que li che avorano nel settore, c’è un indotto agr’co o enorme. Quanto costerebbe allo Stato i col asso di un’att’v’tà agri cola così diffusa?». uscire dal imbo e guardare avanti, ancora una volta con fiducia ma an che con la consapevolezza che I tempo a dispos’zione è sempre più scarso. «Arriviamo ancora una volta a settembre nell’incertezza e il rschio è che la gente finisca per non crederc più. Il programma d’ Melzi va portato avant e le innovazion’ devono d’ventare operat’ve a p’ù presto, sor rette da una forte campagna pro mozionale e da una te ev’s one del settore che f r’almerte s’a guardab le. Dobbiamo anche smetterla d ‘tigare fra noi. Francamente sono stufa di sapere che quasi ogni giorno c’è un ricorso, un ostacolo p ccolo o grande su la strada del r’nnovamento e per questo propongo a tutti una tregua di se mes’,fnoafineanno,Lavoriamoe basta. Perc’ié l’unica carta che ci mane per aumentare e risorse è lo svi uppo. Se arriveranno sold pc, tremo com’nciare a studiare modo in cu’ dividerli, pr’ma è semp ‘ce- mente inutile. ovvio che a tutt no de settore serv’rebbero certezze a meno per un tr’ennio, ma ogg’, finché e’ troviamo in questo limbo, su quel’ numer’ possiamo basarci? Su quell che sanc’scono un ento ma me srobile calo? No, lott’amo per usc re da onesta zona grigia. Chiediamo ad Aams d’ partire subito con tutto il pacchetto di novità e di sostenero con convinz’one attraverso una forte campagna promozionale. Abbiamo visto che ‘I vecch’o non funz ona p ù. E se vog iamo un futuro, cambiamo in fretta».
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