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Lo Sportsman: Contenzioso Italia-Francia sulle scommesse ippiche (28.6.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 20/7/2007
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Aperto un contenzioso
Europa-Francia
sulle scommesse ippiche

CLAUDE PIERSANTI
La Francia ha ricevuto da parte della Commissione di Bruxelles un avviso concernente le restrizioni previste per le legislazioni nazionali in materia di scommesse ippiche, Un avviso che dovrebbe essere poi seguito, nei prossimi giorni, da una vera e propria procedura d’infrazione. L’avvio della procedura, anche se non inattesa, è un colpo in testa per i responsabili di PMIJ, France Galop e Chevai Franais, i quali però, già due giorni fa avendo sentore della comunicazione, avevano giocato d’anticipo facendo pubblicare il seguente comunicato <Le organizzazioni di gioco e delle corse in rada ThrirJ ‘freente d’e la s ffdéflflhieraippka e del suo finanziamento, fondato su interessi generali, non sono stati mimimamente presi in considerazione dalla Commissione Europea e che una vera concertazione non è stata prevista con questi stessi soggetti. Ricordano, inoltre, i pericoli concernenti alla liberalizzazione indiscriminata del mercato delle scommesse ippiche, anche in ragione d’ordine pubblico, sociale ed economico del territorio. A questo riguardo, la situazione particolarmente degradata delle corse ippiche in Belgio e in Germania, è disgraziatamente eclatante, Senza volere sostituirsi al Governo francese, che si farà carico delle proprie responsabilità e incombenze, le organizzazioni ippiche operanti in Francia proseguiranno nella loro azione per fare riconoscere la specificità dell’organizzazione della scommesse ippiche in rapporto agli altri giochi e scommesse che la Commissione europea vuole assimilare. Il modello francese è compatibile con gli obiettivi dell’Unione Europea in materia di crescita, occupazione, ordine pubblico e di ordinamenti*, Se questo braccio di ferro non troverà terreno d’intesa (la Francia dispone di tre mesi di tempo per piegarsi all’ingiunzione, vale a dire per aprire il suo gioco a internet e alla concorrenza), lo Stato francese ricorrerà alla Corte Europea di Giustizia e i tempi slitteranno da diciotto a ventiquattro mesi.

 
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