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Lo Sportsman: Limata: intervenga Melzi (20.6.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 20/7/2007
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Limata: intervenga Melzi

Egr. Conte Guido Melzi d’Eril
Commissario Straordinario dell’Unire

Il Suo arrivo all’Unire, quale ‘esperto ed amante dei cavalli’ aveva aperto il cuore a tutti noi “appassionati’, sicuri che finalmente si sarebbe affrontata e risolta (almeno in parte) l’amara questione del doping, Le parole del Ministro, su tale problematica, gli ultimi esempi di Francia e Svezia, la richiesta incessante di tutto l’ambiente interessato all’ippica, avrebbero dovuto spingerla a fare qualcosa di nuovo o in più, per risolvere questo problema, attraverso nuove regole e nuovi apparati; la lotta al dopìng, avevo capito, doveva essere uno dei suoi principali obiettivi.
Le attuali regole iperprotettive della privacy owero le presunzioni innocentiste non fanno che ingolfare gli uffici che dovrebbero irrogare sanzioni, ed alimentano quella parte malata deirippica che, seppur minima, inquina tutto il settore.
Ho provato, quale proprietario del secondo arrivato, invocando un ‘interesse legittimo’ a smuovere le acque per il doping rilevato al primo arrivato del Premio Berardelli; dopo un polverone di polemiche di chi apprezzava il mio intervento e di chi invece, invocava principi di silenzio adducendo la filosofia dei “panni sporchL” con quel che segue. Tutto è rimasto invariato, sono passati oltre sei mesi e tutta la procedura è insabbiata nei meandri procedurali e burocratici. Nessuno parla, il premio è bloccato e la gente su tali esempi continua a fare quello che non dovrebbe fare.
Proprio di questo voglio parlarLe, Unire Lab, società di proprietà dell’Unire ma autonoma, ha accertato nelle analisi effettuate negli ultimi tempi una presenza massiccia di un ormone, lo stanozololo prodotto n’i Italia che è presente in un medicinale utilizzato per piccoli animali (cani) ovvero, da notizie ricevute, in libera vendita in Svizzera.
Tale situazione non solo per ora non punita ma nemmeno pubblicizzata, danneggia tutti: dagli scommettitori ai proprietari, dagli allenatori ai fantini, che si trovano in difficoltà nei confronti di una minoranza che, conoscendo le lungaggini burocratiche ed i meandri delle norme, ne approfittano a loro vantaggio. Oltretutto la legge sanitaria punisce l’uso di ormoni su animali che potrebbero diventare carne.
Tale sostanza sembra sia stata usata, perché trovata, anche in alcune corse di gruppo cui hanno partecipato cavalli stranieri. Che figura facciamo anche nei confronti dell’Europa?
Se vogliamo, e tutti lo vogliamo, salvare questa attività che appassiona milioni di persone, dobbiamo dare soprattutto certezza e tranquillità nello svolgimento delle corse e pertanto mi rivolgo a lei quale gentiluomo ed appassionato, ma soprattutto onesto d’animo, a dare una scossa positiva affìnché la parte sana che è la stragrande maggioranza e che ha visto in Lei la persona giusta, torni a frequentare gli ippodromi, ovvero abbia la tranquillità delle scommesse, dando quel giusto valore a tutti gli addetti onesti che sono sì appassionati, ma anche sicuramente degli illusi sognatori.
AugurandoLe buon lavoro Le invio affettuosi saluti.
Salvatore Limata
(Prapnerono Saideric Rczza dellVfrno)

 
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