dal sito www.anagt.it: Fumata nera per quanto riguarda la firma dell’accordo per il rinnovo contrattuale degli artieri di trotto. Infatti, contrariamente a quanto deciso dalle organizzazioni sindacali e dai responsabili di un’altra associazione di categoria, nel corso della riunione svoltasi mercoledì a Roma alla presenza del Commissario UNIRE Conte Guido Melzi d’Eril e del Segretario Generale Dr. Soverchia, conclusasi in tarda serata, il Presidente dell’ANAGT Gabriele Baldi ha ritenuto opportuno di non sottoscrivere l’accordo non certo perché contrario al pagamento dell’aumento contrattuale agli artieri, ma semplicemente perché tale aumento non è abbinato alla garanzia del montepremi e del relativo ammontare. In pratica, l’ANAGT è favorevole all’aumento ma chiede anche una tutela operativa e gestionale delle scuderie, create e dirette dai propri associati, derivante proprio dalla certezza dello stanziamento e soprattutto dalla conoscenza dell’importo complessivo erogato per il montepremi dalla data in cui è siglato in contratto a quella del rinnovo. Ed il motivo è facilmente intuibile: i premi “a traguardo” rappresentano le uniche e fondamentali risorse economiche per la sopravvivenza delle scuderie. Pertanto, se non si ha la garanzia relativa allo stanziamento del montepremi, è impossibile poter pianificare l’attività operativa delle scuderie. Non solo, ma quando Gabriele Baldi ha ribadito nel corso dell’incontro romano la propria perplessità, qualora non si concretizzi l’abbinamento fra l’aumento contrattuale e lo stanziamento del montepremi, evidenziando la preoccupazione sulle gravi ripercussioni che il mancato “abbinamento” potrebbe avere sul futuro esistenziale delle scuderie, un “burlone” delle organizzazioni sindacali si è divertito a rispondere che non vi era nulla di strano se delle scuderie avessero chiuso i battenti. Peccato che a farne le spese sarebbero allenatori e guidatori, ma anche gli artieri! 14 giugno 2007 |