Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
Le Voci del Trotto: Caro Melzi, non ti senti a disagio tra tanti cervelloni dell'ippica? (12.6.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 13/6/2007
Letto 678 volte
Dimensioni 5.28 KB
Versione stampabile Segnala ad un amico
 

CARO MELZI, NON TI SENTI A DISAGIO TRA TANTI CERVELLONI DELL’IPPICA?

Se il commissario Melzi d’Eril trovasse il tempo di essere informato sulle piccole cose dell’ippica e non fosse così giustamente preso dal terribile compito di riportare a galla l’ippica disastrata che gli è stata consegnata, certo si stupirebbe come noi al cospetto di insospettabili intelligenze che allignano in posti importanti della gerarchia ippica. Noi, che abbiamo un po’ di tempo da dedicare anche alle sfumature, davvero lanciamo gridolini di meraviglia quando scopriamo dei personaggi che emergono dal nulla ippico in cui sono sempre vissuti ed assurgono a protagonisti di episodi... “encomiabili”.

Nei giorni scorsi vi abbiamo riferito dell’acutezza con la quale viene gestito il segnale dell’UNIRE su Skay, che dovrebbe essere un buon veicolo di propaganda dell’ippica: attese lunghissime dinanzi ad un teleschermo che inquadra cavalli e fantini che attendono la cattura di un cavallo fuggito dalle gabbie mentre altrove si disputano le corse alle quali vorrebbero assistere i telespettatori che si sono abbonati apposta. Lunghe dirette con mezzibusti “alliccatissimi”, truccati ed acconciati come divi, che esibiscono insulse chiacchiere allo scopo di evidenziare la loro perfetta pronuncia frutto di scuole di dizione, mentre i telespettatori attendono straniti dalle chiacchiere di vedere i cavalli che nel frattempo stanno correndo in altri ippodromi, producendo il vero spettacolo promozionale. Replay che anzicchè far vedere tutte le corse disputate nella giornata (come vorrebbero gli appassionati e gli scommettitori), tagliano determinati ippodromi per mandare in onda per l’ennesima volta servizi televisivi visti e rivisti, che in genere non interessano nessuno se non chi li ha prodotti, o corse disputatesi anni prima(!).

A queste meraviglie, si sono aggiunti in questi giorni due “capolavori” dell’intelligenza. Il primo riguarda l’UNIRE che sta inviando lettere con minacce di sospendere le licenze (!) a quei guidatori o allenatori che non hanno allegato alla prescritta documentazione la fotocopia di un documento di identità. Qualche domanda vorremmo porre a questi cervelloni della burocrazia: è tanto grave la mancanza da presupporre addirittura il fermo dell’attività professionale? E poi: ma che ve ne fate della fotocopia di un documento di identità? Volete vedere se chi fa questa professione è bello o brutto? Oppure c’è il sospetto che con la licenza rilasciata a Pinco Pallino possa correre Anco Marzio? E se così fosse, la fotocopia del documento in vostro possesso eviterebbe l’inganno? Poichè non troviamo una spiegazione logica, pensiamo di essere noi non sufficientemente intelligenti per capire l’importanza della cosa...

L’altro episodio riguarda il direttore di un importante ippodromo. In occasione di un recente Gran Premio, un fotografo, la cui firma appare spesso sulle pagine di Trotto Sportsman, Gazzetta dello Sport, Il Trottatore, parte da Bologna e fa circa 500 km. per fotogtafare l’avvenimento per conto dei giornali. Come sempre giunge il giorno della corsa e, come sempre è prassi, si presenta alla direzione dell’ippodromo per chiedere l’autorizzazione. Il direttore di questo importante ippodromo inopinatamente nega l’aurizzazione, assumendo doversi richiedere via fax molti giorni prima, come mai s’era fatto in passato. Rischiando così di non vedere sui giornali il resoconto del Gran Premio corredato dal servizio fotografico, e rendendo un cattivo servizio proprio all’ippodromo di cui è “meritatamente” direttore. Fortunatamente per lui e per chi degnamente rappresenta, le foto sono magicamente comparse lo stesso sul giornale...

Caro Conte Melzi d’Eril, come ti senti in mezzo a queste “intelligenze” che rischiano con la loro ignoranza ippica di rovinare il paziente lavoro di ricostruzione dell’ippica? Perchè certa gente non la paghiamo per restare a casa dove farebbe meno danni?

 
Torna alla categoria | Torna all'indice principale
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&