G.P.REGIONE CAMPANIA: CARO MELZI, CHE TV E’ QUESTA? Caro Commissario, torniamo sull’argomento TV perché proprio non se ne può più! Sabato 9 giugno all’ippodromo di Agnano si correva il G.P.Regione Campania (gruppo II) in programma alle 22,40. Chi non era all’ippodromo, ma davanti al televisore sintonizzato su Sky, attendeva di assistere alla corsa. Alle 22,35 le immagini inquadravano il campo di Grosseto dove stava per svolgersi la Tris di galoppo. Pazientemente abbiamo atteso di vedere non più in diretta, ma almeno in leggera differita, il G.P. napoletano. Poi un imprevisto: un cavallo della Tris rifiutando l’entrata in gabbia, cadeva e scappava in libertà. A quel punto tutti i fantini scendevano per attendere la cattura del cavallo, che si presentava problematica. Si capiva che il ritardo sarebbe stato notevole. Attendevamo quindi che le immagini passassero nel frattempo a Napoli, ma invano. LE TELECAMERE HANNO INQUADRATO PER BEN 50 (!) MINUTI il campo di Grosseto, con immagini che non interessavano a nessuno, fino a quando si è potuta svolgere la Tris, nella quale, ironia della sorte, il cavallo per il quale si è accumulato il ritardo sembra non sia neanche uscito dalle gabbie! Poi, alle 23,30 circa, è andata in onda la registrazione della 6.a corsa di Modena, e finalmente il G.P. Regione Campania, per il quale non vi è stata presentazione, e le cui immagini sono state levate immediatamente dopo l’arrivo. Caro Melzi, con tutto il rispetto per quanto stai facendo (moltissimo) per ridare all’ippica la dignità che le spetta dopo le mortificazioni panzironiane, ti invitiamo a dare importanza anche a queste piccole cose (parva favilla gran fiamma seconda): non ci vorrebbe molto a “costringere” qualche responsabile della TV ippica (ma che sia competente!) a stare in sala regia durante le corse e decidere le priorità secondo le effettive esigenze dei telespettatori e l’importanza degli eventi. Se è vero che la Tris deve essere un elemento portante, è pur vero che gestita televisivamente come ieri sera può solo suscitare irritazione e favorire il turpiloquio. Che non è da persone perbene… |