PUBBLICATO IL CALENDARIO PER IL 2007. SPERANZE E DUBBI
Ormai dobbiamo abituarci ad assorbire una novità o un cambiamento ogni giorno. Dopo la fase iniziale nella quale si è “salvato” il montepremi e si sono fissate le priorità, ecco il primo terremoto: il calendario che, dopo anni di disordine e di improvvisazione, diventa ordinato ed a lunga gittata. Pubblicato fino al 31 dicembre 2007, sarà seguìto entro il 30 giugno da quello dell’intero 2008. Un vero avvenimento, c’era scetticismo in giro, nessuno credeva a tempi così brevi. Naturalmente quando si mette ordine in un marasma qual’era quello del calendario ippico, usato, maneggiato, venduto e comprato, merce di scambio perfino elettorale, si creano molti scontenti, perchè tutti debbono rimetterci qualcosa in nome dell’ordine e della pulizia. Non è facile abolire i privilegi, tutti lo capiscono. Ma a noi sta a cuore una programmazione tale da garantire tutti gli operatori ippici.
Ma vediamo come si presenta questo calendario 2007. La difficoltà maggiore è consistita nel fatto che già cinque mesi dell’anno se ne sono andati, ed ogni ippodromo ha corso nel periodo secondo i vecchi canoni. Nei restanti sette mesi si è dovuto approntare un calendario da una parte secondo nuovi criteri, dall’altra tenendo conto di quanto già trascorso, quindi “correttivo”. Sono stati operati tagli per tutti gli ippodromi. C’è chi ha perso parecchie giornate, chi meno: ma, con il montepremi invariato, chi ha subito tagli notevoli metterà in campo corse più ricche e quindi più qualitative. Un paio di esempi: Aversa (100.963 di gioco per corsa), potrà mettere in palio premi più sostanziosi avendo perso 22 giornate ma essendo restato invariato il montepremi. Palermo (76.632 di gioco per corsa), pur essendo tagliato fuori dal grande giro per motivi geografici, certamente avrà la possibilità di migliorare la qualità del suo parco cavalli potendo notevolmente aumentare i premi perchè correrà 32 giornate di meno. Napoli con il taglio di 17 giornate potrà presentare un programma per cavalli da una certa categoria in su. Naturalmente un giudizio si potrà dare solo a fine d’anno, quando si tireranno le somme. E ciò in quanto bisognerà sopratutto vedere come risponderà il giocatore. Non c’è infatti la sicurezza che, per restare all’esempio di Aversa, rinunziando a 22 giornate, si possa recuperare quanto si perde attraverso un incremento del gioco su una migliore qualità delle corse. E’ questa una scommessa coraggiosa dalla quale dipenderà molto del futuro della nuova UNIRE.
Ma affinchè il lettore possa farsi un’idea propria sui cambiamenti, pubblichiamo delle tabelle con le statistiche inerenti l’anno passato (2006) e quello in corso relative ai primi 8 ippodromi con il maggior gioco per corsa.
Quanto si è giocato in media su ogni corsa nel 2006 (pomeriggio)
AVERSA 100.963
FIRENZE 92.235
CASTELLUCCIO 87.943
BOLOGNA 87.223
TARANTO 86.388
MILANO 85.139
NAPOLI 85.018
ROMA 83.265
In totale nel 2007 sono state tagliate 317 giornate rispetto al 2008. Basterà la migliore qualità per far lievitare il gioco e compensare il mancato incasso delle scommesse di tali convegni scomparsi dal calendario?