TRASPARENZA ED INFORMAZIONE: LA RICETTA INTELLIGENTE
I primi giorni del nuovo corso dell’UNIRE hanno evidenziato la volontà di trasparenza e di chiarezza: un gran passo avanti, perchè l’informazione corretta mette gli operatori ippici nella condizione di poter intervenire in tempo, suggerire correzioni se qualcosa non va, e sopratutto di programmare il proprio lavoro sapendo in anticipo a cosa si va incontro. Certo non esiste la bacchetta magica per rimettere assieme miracolosamente i cocci lasciati dalla gestione precedente. Ma, senza farci soverchie illusioni, siamo d’accordo con Melzi d’Eril quando dice che dedicandosi ad una sola cosa al giorno, pian pianino i risultati dovrebbero arrivare.
Per il momento l’urgenza è stata affrontata con successo: la paventata riduzione del montepremi è stata scongiurata, per cui le scuderie potranno almeno per quest’anno continuare a vivere sia pure ancora con sacrificio. Qualcuno si chiede come siano stati trovati i soldi per arrivare dai 170 milioni peventivati ai 219: nessun miracolo, semplicemente la decisione di togliere il male amministrato precedente da alcune voci di comodo...
L’asfittica TRIS ha cambiato radicalmente l’impostazione, e sul suo successo sono fondate molte speranze per il rilancio ippico: qui però ci vorrà un po’ di tempo per raccoglierne i risultati. Ci permettiamo, a proposito, di suggerire al Commissario un modo immediato per la indispensabile pubblicizzazione, in attesa di un vero programma promozionale. Semplicemente acquistare degli spazi sui quotidiani italiani di maggior diffusione da utilizzare ogni volta che la quota spettante ai vincitori può “far rumore”: come ad esempio il quinté di qualche giorno fa che ha pagato 170.000 euro.
Un altro fatto estremamente positivo è dato dalla pubblicazione del calendario delle giornate di corse per tutto l’anno in corso. A parte qualche inevitabile critica che faremo prossimamente, dopo anni di programmazione di mese in mese (a Napoli si dice “ a spizzichi e petacci...) finalmente possiamo stamparci nella mente i giorni in cui si corre in ogni ippodromo. Finalmente gli handicappers potranno approntare in anticipo i libretti programma, finalmente si potranno acquistare i cavalli in base al programma dell’ippodromo cui sono destinati.
L’apertura di nuovi punti vendita non potrà che favorire l’aumento del gioco, e non è azzardato sperare che il bilancio consuntivo del 2007 possa superare le previsioni di quello preventivo, e che le battaglie future non siano più rivolte ad opporsi al taglio del montepremi, ma all’aumento percentuale dello stesso.
Il programma che sarà sviluppato nei prossimi mesi prevede comunque anche sacrifici per tutti. Bisogna cambiare radicalmente mentalità: finora ognuno ha cercato di ingrandire il proprio orticello a spese degli altri, e sopratutto dell’ippica, accontentandosi di piccoli favori. Ora occorre che ognuno ceda qualcosa per risollevare l’ippica dal baratro. Un’ippica che non deve essere più assistenzialistica, che non può indulgere verso chi non saprà essere competitivo. Tanto più dopo la prossima introduzione di un circuito secondario, semidilettantistico che non graverà sul montepremi: quell’Ippofestival ( è questo il nome convenzionale) dove si rifugeranno quelli che per qualità e mancata competitività non troveranno più posto nel grande circuito, ma da dove dovrebbero venir fuori nuovi proprietari che potranno accostarsi all’ippica ed entrare, se ne avranno la forza, negli ippodromi più importanti.
Se non altro il buongiorno è stato positivo, non fosse altro perchè i nuovi dirigenti dell’UNIRE si sono rimboccati le maniche. Ora dobbiamo tutti dare una mano, ma con spirito critico, perchè certo qualche errore ci sarà. Critiche costruttive ed umiltà nell’accettare di discuterle da parte dell’UNIRE. Questa la ricetta “intelligente”...
