LA GIORNATA DI MILANO Esempio d'ippica diversa
Europa, Europa Filly, Veneto, Emilia e non solo. La giornata di domani a San Siro non è un semplice pomeriggio di gran premo. È qualcosa di più, è un evento, una fotografia di quello che potrebbe essere futuro dell’ippica italiana. Un esempio chiaramente portato all’estremo, perché non si può neppure pensare di costrure quotidianamente una serie di corse così belle e così qualitative. Ma è comunque un esempio deale in un momento in cui si parla tanto di rilancio dell’ippica, di puntare sulla qualità, sullo spettacolo. Parole che troppo spesso cadono nel vuoto, sussurrate spesso durante cene fra amici e poi stritolate dalle urla di chi non vuole cambiare neppure una virgola. Il pomeriggio dell’Europa, così come altre occasioni anche di minor portata complessiva viste in questo mese dimostra che si può davvero costrure qualcosa di importante. Che si può arrivare a concentrare il meglio dell’ippica italiana in un ippodromo. Purché lo si voglia davvero. Purché ognuno sia disposto a rinunciare a qualcosa. Il 25 aprile di Milano non ha nulla da invidiare a una giornata di alto livello di Vincennes o di Solvalla. Ma al contrario di quanto succede in Francia e in Svezia parte alla pari con gli altri convegni proposti nella stessa giornata. Troppi come sempre accade in queste occasioni. E parte senza l’accostamento con la scommessa più diffusa, ovvero la Tris, programmata in altri impianti. Domani le corse di Milano meritano di essere viste (dal vivo possibimente) e di essere giocate. Meritano tutto il rispetto e la promozione, l'esclusività che andrebbe riservata agli eventi. Sarebbe già un primo passo. MT
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