IL NUOVO CORSO DI ROBIN HOOD: CONTINUARE A LEVARE AI POVERI PER DARE AI RICCHI DI GRAZIA RUGGERI Il decreto di riduzione delle aliquote dell’imposta unica sulla scommesse: a chi vanno i benefici? E’ una sfortuna che gli eredi di J.Ritson (raccoglitore delle ballate e dei canti relativi al leggendario Robin Hood), non possano fruire dei diritti d’autore. Ultimamente, infatti, il nome del fuorilegge dello Yorkshire, è sontuosamente inflazionato nelle cose ippiche. Ecco che il nemico dello sceriffo di Nottingham viene elevato agli altari della cronaca della stampa ippica specializzata (Sportsman 24.6.2004, allegato) : “”Pubblicato il decreto Effetto Robin Hood più aggio ai poveri”. Si legge che i poveri saranno gli eletti, perché potranno godere (i poveri: nella specie, i concessionari ed i ricevitori) dei benefici della riduzione dell’aliquota dell’imposta unica sulla scommesse. Ora, già il settecentesco Ritson si rivolta nella tomba: i “poveri” sono infatti quegli appartenenti alle categorie professionali ippiche che dalla mattina alla sera lavorano accanto ai cavalli per cercare di sbarcare il lunario. E con buona pace di Robin, il montepremi non ha alcun beneficio dalla diminuzione della aliquota, così come resta insensibile il montepremi a disposizione degli scommettitori. Ma non finisce qui. Il giorno successivo, sullo stesso quotidiano, appare (allegato) una chiara precisazione del concessionario Tris, Sarabet: “”Un punto E solo per la rete””. Cosa significa? Che Sarabet rivendica, norme alla mano, che l’effetto della riduzione dell’aliquota dell’imposta unica – relativamente alla tris - è esclusivamente il concessionario della tris. Quindi, nessun effetto per i così detti poveri ricevitori – e tanto meno per operatori ippici e scommettitori -, ma solo l’effetto per il ricco concessionario. Che vi sia stato un compromesso storico fra Robin e lo sceriffo? Ad analoghe considerazioni conduce poi un articolo pubblicato da “Il Giornale” del 29.6.2004 (allegato), “La tris crea polemiche”, nel quale appunto si evidenzia la rivendicazione degli effetti positivi solo in capo a Sarabet e non in capo ai ricevitori. I più vivi complimenti, di conseguenza, alla trovata “”Effetto Robin Hood Più aggio ai poveri””, che si legge nel quotidiano Sportsman 24.6.2004. Altro che togliere ai ricchi per dare ai poveri. L’Effetto Robin Hood c’è, quindi, ma "Al Contrario". |