La replica a Minnucci di Giovanni Liberati

Ho letto nella rubrica Pony Express a pag 4 dello Sportsman del 18.4.2007, la lettera di Giampaolo Minnucci nei miei confronti, che avrei anche lasciato cadere, ma non posso esimermi dal rispondere di fronte al (peraltro correttissimo) invito alla replica.

Minnucci si lamenta, lanciando tuoni e fulmini, argomentando come segue:

a)    messa a segno di un "filotto" di provvedimenti discutibili nella forma e nella sostanza;

b)   appiedamento ingiusto testimoniato proprio dalle presunte vittime della scorrettezza;

c)  poca chiarezza e correttezza nel comunicato, ed inosservanza del regolamento da parte mia nell'istruttoria, non essendo le condotte incriminate rilevabili pienamente dal filmato.

Ora, mi limito ad osservare che:

a) è incomprensibile il riferimento ad un "filotto" di provvedimenti, non precisati né indicati, genericamente censurati “nella forma e nella sostanza”; l'unico provvedimento cui si riferisce Minnucci è l'appiedamento, per avere deviato dalla propria linea di corsa sui concorrenti all'interno, intralciando due di essi (dopo 400 metri e lungo l’ultima curva). Il provvedimento è stato adottato e comunicato nella piena osservanza delle procedure, e, ad avviso della Giuria naturalmente, fondato nel merito. Fra l'altro è stato adottato dalla Giuria all'unanimità, e lascia perplessi l'attacco personale nei miei confronti.

b) Prima di invocare la testimonianza dei Colleghi, Minnucci avrebbe dovuto informarsi meglio: i guidatori che la Giuria ha ritenuto danneggiati, hanno proposto reclamo - uno in forma scritta ed uno in forma verbale. La doglianza appare quindi incomprensibile.

c) Dovrebbe spiegare Minnucci quali sarebbero le norme male applicate o non applicate, in sede istruttoria. Il filmato è stato esaminato, i reclamanti sono stati sentiti, la Giuria ha ritenuto punibile la condotta di Minnucci ed ha provveduto di conseguenza, applicando alla lettera l'art. 79 del Regolamento delle Corse al trotto e la relativa codifica per il tipo di infrazione. D'altra parte, si tratta di un provvedimento impugnabile a norma di regolamento, ed eventuali vizi dello stesso possono essere denunciati agli Organi della Giustizia sportiva. Le certezze manifestate da Minnucci dovevano quindi farlo stare tranquillo per un annullamento della sanzione secondo le procedure regolamentari di impugnazione. La scelta mediatica, invece, sembra deporre per la mancanza di queste certezze.

Niente di personale, solo il doveroso espletamento delle mie funzioni.