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Lo Sportsman: Aste fuori dall'UNI (20.4.07)  
Autore: unagt
Pubblicato: 20/4/2007
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LETTERE
Aste fuori dall’Uni

Egregio Direttore
Le chiedo ospitalità poiché con stupore apprendo dal Suo giornale che l'Anact avrebbe in animo di organizzzare presso gli impianti appartenenti a due nostre Associate, l’ippodromo di Tor di Valle e l'ippodromo del Garigliano, delle Aste di cavalli trottatori, e che addirittura entro il 27 aprile 2007 chiuderebbero le iscrizioni alle medesime. Sono allibito da improvvida iniziativa di tale associazione, in quanto nessuna formale richiesta è pervenuta alle Società di gestione degli impianti, né tantomeno è stato concordato un corrispettivo per l'organizzazione di tali eventi.
Appare dunque doveroso sgombrare il campo da ogni tentativo di espropriazione forzata dei "Nostri" ippodromi da parte delle cosiddette categorie che navigando nell'incertezza di un settore che fatica a trovare una guida sicura, travisano la realtà alimentando un clima d'assalto alla diligenza nei confronti dei teatri nei quali mandano in scena il loro spettacolo, purtroppo sempre più spesso di discutibile qualità.
E' nostra profonda convinzione che né la contrapposizione delle componenti del settore, né la ricerca di un canale privilegiato, che tanto alletta alcuni, siano la strada maestra da imboccare, ma che al contrario solo una seria collaborazone “Istituzionale" con i vertici dell'Unire possa condurre ad una soluzione condivisa della crisi del settore. Con tale spirito invitiamo il Presidiente dell'Anact a contattare le Nostre Associate al fine di concordare l'eventuale organizzazione delle manifestazioni di cui sopra, invitandoLo nel contempo a sospendere ogni pubblicità delle stesse a mezzo stampa. Cordialmente
Unione Nazionale ippodromi
Il Presidente Gaetano Papalia

Il clima di battaglia tutti contro tutti provoca anche questo. E se da una parte non è stato "fine" non trovare un accordo preventivo per l'utilizzo degli ippodromi in questione per le Aste, dall’altra la risposta sembra più che altro da inserire nel quadro di un “conflitto” attualmente in atto per la suddivisione delle (poche) risorse per il settore. «Se non vogliono dare la disponibilità degli ippodromi, vorrà dire che annulleremo l’Asta o la faremo da qualche altra parte» ha dichiarato Roberto Brischetto, Il Presidente dell’Anact, che in un primo tempo ha lanciato la proposta di una due giorni al Garigliano anche se l’ipotesi sembra al momento non praticabile vista l’adesione della Società in questione all’Uni e alla linea di Papalia. Quello che appare triste è che si scatenino battaglie del genere e che ci sia costantemente un accusa verso il “cattivo” di turno, reo di voler dare un’occhiata nel giardino del vicino. E francamente certe affermazioni gonfie di parole possono solo provocare un sorriso in chi vede e conosce le varie situazioni locali. In quanto allo spettacolo non possiamo che dar raglone a Papalia, invitandolo però a guardare anche alla altrettanto discutibile qualità del teatro, o meglio dei teatri, in cui esso spesso si svolge. E per uscire dall’equivoco non servono confronti "istituzionali”, serve solo un pò di buon senso e di capacità di autocritica. Da parte di tutti. Nessuno escluso.

 
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